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Stellantis e la mail delle Maserati a prezzo speciale per gli operai in cassa integrazione: è polemica

Gli operai in cassa integrazione hanno reagito con sdegno alla mail di Stellantis che offriva loro l’acquisto di Maserati a prezzi scontati

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

Una mail che sa di beffa è arrivata agli operai Stellantis che lavorano sulla linea Maserati, inclusi quelli in cassa integrazione. I lavoratori dello stabilimento Mirafiori hanno ricevuto una missiva dell’azienda che dà loro la possibilità di acquistare diversi Modelli Maserati a prezzi scontati. Peccato che, a causa delle poche auto prodotte, i dipendenti dello stabilimento Stellantis di Mirafiori sono in cassa integrazione.

Una Maserati per gli operai in cassa integrazione

“Non so se ridere o se piangere, io in cassa integrazione guadagno 1.180 euro al mese e queste vetture costano tra gli 80 e i 200mila euro”, ha detto Giacomo Zulianiello, delegato Fiom e operaio delle Carrozzerie di Mirafiori. “Neanche se accetto l’invito dell’azienda di andare a lavorare in Polonia potrei permettermele”, ha aggiunto riferendosi alla proposta fatta da Stellantis, a fine agosto, agli operai di Mirafiori.

“Ci aspetta uno stop quasi totale di almeno un mese, altro che Maserati. Facciamo fatica a mettere insieme il pranzo con la cena”, è l’amara conclusione di Zulianello.

Operai Stellantis in sciopero a Mirafiori

La situazione nello stabilimento Stellantis di Mirafiori

Nello storico stabilimento torinese, infatti, la ripartenza dopo la chiusura di sette settimane è stata molto lenta. Non solo per la linea Maserati, che sforna una decina di veicoli al giorno, ma anche per la 500 elettrica, con 400 operai circa in un solo turno impegnati ad assemblare un centinaio di auto.

I lavoratori Stellantis dello stabilimento sono in solidarietà fino a dicembre. Al momento si lavora a chiamata in caso di ordini. Per questo motivo la mail dell’azienda, arrivata ai tremila operai di Mirafiori, è suonata come una beffa.

“Potrai scegliere la configurazione che preferisci sul sito a eccezione di Fuoriserie”, si legge nella mail. L’offerta, infatti, è “limitata” ai modelli Grecale, Gran Turismo e Grancabrio.

Produzione decimata in un anno

Nel primo trimestre dell’anno gli operai sono stati in cassa integrazione, mentre fino alla fine del 2024 sono passati ai contratti di solidarietà con riduzione dell’orario dell’80%. Nel primo semestre la fabbrica di Mirafiori ha sfornato appena 1.850 vetture a marchio Maserati.

La produzione sempre più scarsa nel sito torinese ha provocato un nuovo duro scontro con i sindacati. Secondo la Fiom-Cgil, Stellantis sta “distruggendo i siti italiani in favore di impianti esteri”. Rispetto allo stesso periodo del 2023, ha fatto sapere il sindacato, la produzione nell’impianto è diminuita dell’83%.

“Una situazione devastante, continuando così si chiuderebbe l’anno con appena 20mila unità prodotte”, ha commentato Edi Lazzi, segretario dei metalmeccanici Cgil. Per salvaguardare il futuro dell’impianto la produzione dovrebbe essere di 200mila vetture all’anno.

Fonte foto: Getty

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