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Sciopero nella fabbrica di Stellantis a Melfi: i motivi della protesta e le richieste Fiom per lo stabilimento

Lunedì 18 settembre 2023 è stato indetto da diverse sigle sindacali uno sciopero allo stabilimento Stellantis di Melfi: quali sono le richieste

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Si ferma la produzione allo stabilimento Stellantis di Melfi: lo sciopero è stato proclamato da diverse sigle sindacali, ma non c’è concordanza sul tasso di adesione tra i dati riportati dall’azienda e quelli dei sindacati. Al centro ci sono le mancate risposte su diversi temi.

Quanti lavoratori hanno aderito allo sciopero oggi

Lo sciopero di 8 ore è iniziato la mattina di lunedì 18 settembre 2023 – stesso giorno di quello dei trasporti – e porta le bandiere di Fim, Fiom e Uilm. Non riguarda solo lo stabilimento di Melfi, il più grande della zona, ma anche tutte le fabbriche dell’indotto del territorio.

Secondo quanto riportato dai sindacati, l’adesione alla protesta sarebbe tra il 90 e il 100%. Una cifra pressoché unanime, ma molto distante dal dato riportato invece dall’azienda stessa. Secondo Stellantis, l’adesione si sarebbe fermata al 25% nella fabbrica. La produzione sarebbe ferma per il mancato arrivo dei componenti.

sciopero fiomFonte foto: ANSA

Lo sciopero è stato proclamato con un comunicato congiunto tra le diverse sigle sindacali

La decisione di entrare in sciopero è stata presa venerdì 15 settembre 2023, al termine di un incontro tra i sindacati e la direzione dello stabilimento.

I motivi dello sciopero alla Stellantis di Melfi

L’indicazione di incrociare le braccia per la giornata di oggi coinvolge tutte le aziende dell’automotive della provincia di Potenza, i cui lavoratori si sarebbero detti completamente insoddisfatti di come stanno andando le discussioni sul quinto modello previsto per la fabbrica lucana.

Come riportato dal Corriere, in una nota i sindacati hanno specificato: “L’azienda ha riconfermato i nuovi quattro modelli, mentre sul nome dei modelli e sul quinto modello non può dare ulteriori aggiornamenti perché ancora in attesa della definizione dell’accordo nazionale tra il governo italiano e Stellantis“.

Le mancate risposte dell’azienda sull’organizzazione del lavoro, sicurezza, carichi e garanzie di occupazione sono quindi alla base dello sciopero di oggi, lunedì 18 settembre. “Gli accordi da noi sottoscritti non possono essere oggetto di continui rinvii” specificano in una nota i sindacati.

La situazione, starebbe creando “confusione e allarmismi che vanno a snaturare gli accordi da noi sottoscritti con fatica, responsabilità e sacrificio”. Per le sigle, è fondamentale un incontro per valutare un patto per un progetto regionale sull’auto in grado di tutelare lavoro e lavoratori.

Di cosa si occupa la Stellantis di Melfi

Società per azioni fondata nel 2021, la Stellantis è una holding multinazionale con sede nei Paesi Bassi, nata dalla fusione tra i gruppi Fiat Chrysler Automobiles e PSA, gruppo industriale francese produttore dei marchi Peugeot, Citroën, DS Automobiles, Opel e Vauxhall Motors.

La sede legale è ad Amsterdam, quella operativa a Hoofddorp, ma sono diversi gli stabilimenti operativi in Italia. Sono sei in tutto: Mirafiori Carrozzerie a Torino, Maserati Modena, Cassino, Pomigliano, Atessa e Melfi.

Nella fabbrica interessata dallo sciopero di oggi, si producono la Fiat 500X, la Jeep Compass e la Renegade. Dal 2024, tuttavia, sono previsti 5 modelli elettrici.

stellantis-melfi-sciopero Fonte foto: ANSA
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