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Stefano Massini aggredito al Salone del Libro di Torino da "fan" di Hitler: lo scrittore strattonato e offeso

Il sedicente seguace di Hitler ha contestato Stefano Massini durante la presentazione, con l'aggressione che è degenerata: insultato e strattonato

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Brutto episodio al Salone del Libro di Torino, dove lo scrittore Stefano Masini è stato aggredito durante la presentazione del suo libro da parte di un uomo che ha apertamente manifestato il suo sostegno a Hitler. L’aggressore, un uomo anziano, ha polemizzato ad alta voce con Massini, intento ad affrontare il tema degli ebrei mentre presentava il suo volume sul Mein Kampf. Alla fine dell’evento, l’aggressione è culminata strattonamenti e insulti a Massini, mentre il servizio d’ordine ha allontanato l’uomo, consentendo allo scrittore di lasciare il Salone in sicurezza.

Aggressione a Stefano Massini al Salone del Libro di Torino: era un sostenitore di Hitler

La vicenda si è svolta nel giro di pochi minuti, al termine della presentazione del libro sul Mein Kampf al Lingotto di Torino da parte di Stefano Massini.

Un uomo di circa 70 anni l0 ha aggredito con degli spintoni, strattonandolo per il bavero della giacca, accusando infine lo scrittore di manipolare la storia e sostenendo che Hitler avesse ragione.


Stefano Massini è stato aggredito verbalmente durante la presentazione del suo libro al Salone di Torino

“Voi comunisti senza contraddittorio camuffate la storia e la state riscrivendo. Ma ora finalmente possiamo dire la verità” ha urlato l’aggressore, prima di essere raggiunto e allontanato dagli agenti della sicurezza.

La contestazione durante la presentazione del libro

In verità la scena descritta rappresenta il culmine di una contestazione avviata ben prima, dall’inizio della presentazione.

Posizionato in prima fila, l’uomo anziano ha ripetutamente manifestato il suo dissenso, in modo chiaro, riguardo alla narrazione storica di Hitler presentata da Massini.

La sua voce si è fatta sempre più forte, provocando un senso di disagio tra i presenti nella sala Azzurra, dove lo scrittore era intervistato da Danco Singer.

Quando Massini ha affrontato la questione ebraica, la situazione è diventata ancora più tesa e ha creato un clima di agitazione. La polemica è quindi esplosa, con l’uomo che ha continuato a sbraitare per esprimere le sue opinioni in modo sempre più veemente.

L’aggressione e la reazione di Stefano Massini

Dopo la fine dell’incontro, mentre Massini si dirigeva verso lo spazio per le firme, è avvenuta l’aggressione verbale: “State manipolando la verità tra di voi, la verità è un’altra” ha urlato l’uomo. Nessuna reazione da parte dello scrittore, che si è limitato ad affermare: “Per favore, siamo nella città di Piero Gobetti”.

Per tutta risposta, gli insulti da parte dell’aggressore sono continuati, rivolti inoltre anche a Singer, al quale l’uomo ha chiesto più volte se non fosse vero “che gli ebrei detenessero il potere”.

L’episodio ha avuto conclusione con l’allontanamento dell’uomo e l’uscita di Massini dal Salone, scortato dagli agenti di sicurezza, dopo aver salutato e ringraziato il pubblico e senza rilasciare alcun commento ulteriore sull’accaduto.

Non è il primo episodio di contestazione singolare al Salone Internazionale del Libro di Torino: in questa edizione era già accaduto ad Elena Cecchettin, a cui una donna ha mostrato un rosario al grido di “Vade retro Satana”.

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