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Stefano Bandecchi indagato per resistenza a polizia municipale: l'accusa al sindaco di Terni dimissionario

Resistenza a pubblico ufficiale: durante un consiglio comunale Bandecchi avrebbe resistito al tentativo di un vigile urbano di placare i suoi furori contro un consigliere

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Indagato Stefano Bandecchi, il sindaco di Terni dimissionario. L’ipotesi di reato al vaglio della procura della città umbra è quella di resistenza a pubblico ufficiale per un’intemperanza messa in scena da Bandecchi lo scorso 28 agosto.

Bandecchi indagato per il parapiglia in consiglio comunale

Nel corso di un consiglio comunale particolarmente agitato, il sindaco di Terni ebbe focosi scambi con un consigliere di Fratelli d’Italia, Orlando Masselli, poi si fece strada con fare minaccioso verso un altro esponente dello stesso partito, Marco Cecconi.

Dopo essersi alzato, Bandecchi venne trattenuto da un vigile urbano e da altre persone intervenute per calmare gli animi, fra le quali anche il vice sindaco Riccardo Corridore.

Su mandato del sostituto procuratore Marco Stramaglia, nella mattinata di lunedì 12 febbraio due carabinieri del comando stazione di Terni hanno raggiunto Bandecchi presso palazzo Spada per identificarlo in quanto persona indagata.

All’origine degli accertamenti ci sarebbe un esposto presentato dopo la seduta dai due consiglieri di Fratelli d’Italia.

La replica di Stefano Bandecchi

Il sindaco dimissionario, capo di Alternativa Popopale, ha affidato la sua replica all’Ansa. Replica nella quale ha rinnovato critiche già precedentemente espresse contro la magistratura:

Mi si dice che avrei aggredito i vigili urbani e altre persone ma c’è un video e ne parleremo. Io ho sempre detto che non mi fido della magistratura. Parleremo, vedremo e capiremo. Io pensavo, e penso, di essere stato aggredito, infatti il prossimo che mi aggredisce si becca anche una testata sui denti. In magistratura penso che qualcuno debba iniziare a fare veramente il magistrato.

Le dimissioni di Stefano Bandecchi

Stefano Bandecchi si è dimesso dalla carica di sindaco di Terni. L’annuncio è stato fatto su Instagram. Secondo la normativa, per renderle definitive è necessario che passino 20 giorni dal momento in cui le dimissioni sono state formalizzate.

Tutti i consiglieri di maggioranza hanno firmato una lettera per chiedere al primo cittadino di ritirare le dimissioni.

A norma dell’articolo 53 del Tuel (D. lgs. n. 267 del 2000) le dimissioni del sindaco comportano l’immediato scioglimento del consiglio comunale, la decadenza della giunta e la nomina di un commissario.

Intanto dopo le dimissioni Bandecchi punta al parlamento Europeo e forse anche alla carica di premier: “Se ogni 5 anni dobbiamo avere un Duce allora voglio esserlo io”, dice.

Bandecchi ha anche teso la mano a Vittorio Sgarbi per arruolarlo in Alternativa Popolare in vista delle Europee.

Fonte foto: IPA

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