Arrestato a Roma lo stalker che aveva minacciato di decapitare una donna: sarà rimpatriato in India
Il 36enne indiano Sukhvinder Singh era stato liberato per errore. L'uomo aveva giurato di assassinare la sua vittima. I carabinieri l'hanno arrestato
Si è risolto il caso di Cristina, la donna romana perseguitata da uno stalker divenuto violento dopo essere stato respinto. La donna si era detta sicura che in mancanza di aiuto da parte delle autorità sarebbe stata uccisa, ma i carabinieri hanno arrestato il suo persecutore che sarà presto rimpatriato nel Paese d’origine.
- Arrestato stalker a Roma
- L'uomo sarà rimpatriato in India
- Condannato per violenza sessuale e stalking
Arrestato stalker a Roma
“Sono una morta che cammina. Lui mi ha promesso che mi decapiterà, che mi butterà addosso l’acido o mi darà fuoco e lo farà. Se nessuno interviene lo farà. Per favore aiutatemi, lancio un appello prima della mia tragedia”.
Così aveva detto Cristina, terrorizzata dalle minacce del suo stalker. Di lei si conosce solo il nome e il fatto che abita e lavora a Roma.
“Ho riempito la mia auto di bottiglie d’acqua e quando mi darà fuoco mi getterò subito l’acqua addosso. Così forse mi potrò salvare”, aveva detto nel corso di un’intervista a Repubblica.
Quella di Cristina è la storia di come la giustizia italiana possa incepparsi: lo stalker, di manifesta pericolosità, era stato liberato dal Cpa di Potenza per un errore.
L’uomo sarà rimpatriato in India
Dopo la recente intervista è partita una caccia all’uomo e il 36enne Sukhvinder Singh, di origine indiana, è stato infine fermato a Roma dai carabinieri, la stessa città dove vive la sua vittima.
Adesso saranno messe in atto le procedure per rimpatriarlo in India.
Sukhvinder Singh è un ex dipendente di un ristorante gestito dalla donna. L’uomo si era innamorato di Cristina, ma lei lo aveva respinto facendolo infuriare.
Condannato per violenza sessuale e stalking
Nell’autunno del 2021 Singh ha tentato di stuprarla, poi ha dato il via a una persecuzione durata mesi.
L’uomo è stato condannato a un anno e mezzo di carcere a Rebibbia per violenza sessuale e stalking.
Poi è stato trasferito nel Cpa di Potenza in attesa di essere espulso.
Da lì però l’uomo ha ripetutamente telefonato a Cristina per minacciarla di morte: “Io esco da qui e vengo a tagliarti la testa, ti butto l’acido“. Una settimana fa, a sorpresa, la liberazione.
Tramite la stampa Cristina ha dunque fatto un appello disperato alle istituzioni.
La senatrice Ilaria Cucchi è una delle personalità che si sono interessate del suo caso.