Stage, morte Giuliano De Seta: Inail, nessun risarcimento. Ministro Calderone annuncia importante cambiamento
L'Inail non risarcirà la famiglia De Seta. Il ministro Calderone promette che a breve sarà cambiata la norma
“Va cambiata immediatamente”. Così il ministro del lavoro Marina Calderone in merito alla normativa vigente sui risarcimenti su chi muore nel corso del periodo di alternanza scuola-lavoro. “Lo faremo con il prossimo decreto a cui stiamo lavorando in questi giorni, primo veicolo normativo utile”, ha aggiunto Calderone.
- Calderone: "Consapevole che nessun risarcimento economico potrà mai lenire il loro dolore"
- "Profonda ingiustizia derivata da un vulnus normativo"
- La lettera dell'Inail
Calderone: “Consapevole che nessun risarcimento economico potrà mai lenire il loro dolore”
L’intervento della politica è giunto a commento della tragica morte, consumatasi a settembre, di Giuliano De Seta. Il ragazzo è deceduto in una fabbrica a Noventa di Piave (Venezia). Decesso non risarcito dall’Inail in base alla normativa in vigore.
“Per questo motivo – ha dichiarato sempre Calderone -, avevo già convocato per il 12 gennaio un tavolo tecnico sulla sicurezza sul lavoro e sui correttivi più urgenti alla normativa al quale parteciperanno tutte le parti sociali e datoriali, i Ministri dell’Università e quello dell’Istruzione, l’Inail e l’Ispettorato nazionale del Lavoro”.
E ancora: “Quando muore un giovane durante un periodo di alternanza scuola-lavoro in azienda è una grave sconfitta per il sistema creato a protezione della vita di ogni lavoratore”. Calderone ha espresso poi vicinanza alla famiglia De Seta, “come ministro del lavoro e delle politiche sociali e come mamma, consapevole che nessun risarcimento economico potrà mai lenire il loro dolore”.
“Profonda ingiustizia derivata da un vulnus normativo”
“Ma a questo si aggiunge anche il senso di profonda ingiustizia che deriva dal vulnus normativo esistente che consente il risarcimento economico ai familiari solo quando a subire l’infortunio mortale è il principale percettore del reddito. Questa regola è vigente da troppo tempo per sopravvivere ancora nel nostro ordinamento e ha riguardato tante altre famiglie in questi anni”, ha concluso il ministro.
La lettera dell’Inail
Una lettera datata 19 novembre dell’Inail ha comunicato la “chiusura del fascicolo” alla famiglia della vittima, con la “non prevista erogazione della rendita per la morte del figlio”.
“Una comunicazione che per la famiglia non cambiava la situazione — ha precisato al Corriere della Sera l’avvocato Luca Sprezzola che segue i De Seta -. Da noi non erano mai partite richieste nei confronti dell’Inail, bensì verso l’azienda e la scuola”.
Nelle scorse ore la direttrice dell’Inail, Enza Scarpa, ha sottolineato che la famiglia De Seta supera (per quanto di poco) il tetto previsto per la rendita. Di contro, “abbiamo riconosciuto l’infortunio mortale sul lavoro subito e questo sarà importante anche ai fini processuali – ha aggiunto Scarpa -. E anche gli altri aiuti previsti dalla legge sono stati erogati: ci siamo occupati dell’incidente sul lavoro di De Seta dal giorno in cui è accaduto per dare alla famiglia tutto il supporto possibile”.
L’Inail ha cioè, così comunica la direttrice del Veneto, “ha riconosciuto le spese per il funerale”.