Spiaggia di Talmone a Palau occupata abusivamente per la festa del milionario, interviene la Guardia Costiera
La spiaggia di Talmone a Palau è stata il luogo di un party abusivo da parte di un milionario. La Guardia Costiera è intervenuta
La spiaggia di Talmone a Palau, in Sardegna, è stata scenario di un’occupazione abusiva da parte dello staff di uno yacht di lusso. I bagnanti hanno chiesto l’intervento della Guardia Costiera per la festa del milionario.
La festa abusiva in spiaggia
Domenica 28 luglio, sin dalle prime ore del mattino, lo staff del Rock It, uno yacht di 60 metri appartenente a un milionario americano, ha trasformato la tranquilla spiaggia di Talmone in un’area privata per una festa esclusiva.
Ignorando i numerosi divieti e regolamenti locali, lo staff ha posizionato gazebo, tavoli, sedie, un barbecue, casse acustiche e persino un campo da pallavolo, rendendo l’area irriconoscibile.
Il via vai incessante di gommoni a motore, che si avvicinavano pericolosamente alla riva, ha ulteriormente disturbato la quiete dei bagnanti presenti.
Perché il divieto a Talmone (Palau)
La spiaggia di Talmone è protetta da rigidi regolamenti, con ingressi limitati e sicuri.
L’ordinanza balneare della Regione Sardegna impone, tra le altre restrizioni, il divieto di avvicinarsi con imbarcazioni a meno di 200 metri dalla riva e di installare attrezzature da spiaggia sulla battigia.
Questi divieti sono essenziali per mantenere l’integrità dell‘ecosistema marino e terrestre e per garantire che tutti possano godere della spiaggia in completa sicurezza.
La gioia dei bagnanti
La pronta denuncia da parte di un membro dell’Associazione “Amici di Talmone” ha portato all’intervento della Guardia Costiera, che ha imposto lo smantellamento immediato delle strutture abusive e ha scortato lo yacht lontano dalla spiaggia. “La nostra vittoria è stata far sgomberare tutto,” ha dichiarato Miriam Stelletti del comitato, sottolineando come ogni aspetto dell’attività dello yacht fosse in violazione delle regole.
L’intervento delle autorità ha riportato la tranquillità tra i bagnanti, che hanno accolto con un applauso la fine dell’intrusione.
La video denuncia dell’associazione, condivisa sulla loro pagina Facebook, ha amplificato l’indignazione sui social media, evidenziando un turismo irresponsabile (come nel caso della Spiaggia Rosa di Budelli) e che minaccia l’ambiente.