Spari in una compagnia di navigazione a Glyfada in Grecia: l'uomo ha ucciso 3 persone prima di suicidarsi
Sparatoria a Glyfada, vicino Atene in Grecia. Un uomo di 70 anni ha fatto irruzione nell'ufficio e ha ucciso 3 persone prima di togliersi la vita
Un uomo armato è entrato in una compagnia di navigazione a Glyfada, vicino Atene, per uccidere i dipendenti all’interno. Il bilancio è di 4 vittime, tra cui il 70enne autore della sparatoria. Il cittadino egiziano era un ex dipendente dell’azienda situata in Grecia, che licenziato dalla stessa ha preso l’estrema decisione di farsi vendetta con una pistola prima di togliersi la vita.
Strage a Glyfada
Un uomo armato ha fatto irruzione negli uffici di una compagnia di navigazione situata all’incrocio tra due vie (via Artemisiou e via Fleming) a Glyfada, in Grecia. Nella mattinata di oggi (mentre si apprendeva della notizia del calciatore indonesiano morto dopo essere stato colpito da un fulmine) si sono sentiti chiaramente gli spari che hanno annunciato l’inizio della vendetta del 70enne.
L’uomo, che ha sparato con una pistola, ha ucciso Maria Karnesi (sorella dell’armatore Spyros Karnesi), Antonis Vlassakis (marito di Despina Karnesi e amministratore delegato della compagnia di navigazione) e Ilias Koukoularis (ex capitano e impiegato). Poi si è suicidato.
La testimonianze dei presenti
Vivi per miracolo, dicono i testimoni della sparatoria. Questi sono stati avvertiti dai primi colpi sparati e si sono nascosti in tempo. Secondo uno dei dipendenti dell’azienda, l’uomo “era determinato a ucciderne quanti più poteva”.
Secondo i dipendenti dell’azienda, il 70enne ha sparato per vendicarsi dei capi perché era stato licenziato dall’azienda. Tra i dipendenti c’è chi riporta una versione diversa: “Urlava a tutti di andarsene e colpiva solo le persone prese di mira”.
La conclusione della sparatoria
A pochi minuti di distanza dalla chiamata di emergenza, la polizia è giunta sul posto. Alcuni dipendenti sono corsi fuori, mentre altri temevano che l’uomo fosse ancora in circolazione per gli uffici. Quando è stato chiaro che si era tolto la vita, molti dei lavoratori sono stati accompagnati in ospedale per via del forte stress vissuto.
A nulla è servito l’intervento del mediatore. L’uomo si è tolto la vita rapidamente dopo aver compiuto la strage dei capi. Accanto a lui è stata trovata una carabina, anche se i testimoni parlano di almeno due armi.