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Cernusco sul Naviglio, spari e coltellate tra ultrà dell'Inter: muore Antonio Bellocco, fermato Andrea Beretta

I carabinieri indagano su una presunta lite tra capi ultrà dell'Inter a Cernusco sul Naviglio, vicino Milano. Dopo gli spari un morto e un ferito

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Spari a Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milano, un morto e un ferito. Questo il primo bollettino del fatto di sangue sul quale stanno indagando i carabinieri. I militari sono al lavoro per ricostruire le dinamiche. Secondo le prime indiscrezioni si sarebbe trattato di un episodio delittuoso avvenuto negli ambienti degli ultrà dell’Inter. Il morto avrebbe 36 anni e sul suo corpo sarebbero stati trovati segni di arma da taglio, mentre il ferito avrebbe 49 anni e riporterebbe ferite da arma da fuoco. Quest’ultimo è stato trasportato all’ospedale San Raffaele di Milano.

Spari a Cernusco sul Naviglio, cos’è successo

Alle 10:51 di mercoledì 4 agosto in via Besozzi, a Cernusco sul Naviglio, è morto un uomo. Tutto sarebbe cominciato all’esterno della palestra Testudo normalmente frequentata dagli ultrà dell’Inter e da componenti di Casapound.

Secondo una prima ricostruzione pubblicata da Repubblica, le persone coinvolte sarebbero Andrea Beretta di 49 anni e Antonio Bellocco, 36, entrambi esponenti della curva nord dell’Inter.

Spari a Cernusco sul Naviglio, Milano. Un morto dopo una lite tra ultrà dell’Inter fuori da una palestra, la vittima è Antonio Bellocco

Antonio Bellocco sarebbe arrivato a bordo di una Smart sulla quale sarebbe salito successivamente Beretta. Tra i due sarebbe scoppiata una lite, al culmine della quale Bellocco avrebbe esploso colpi di pistola contro Beretta, ferendolo a un fianco.

Beretta avrebbe estratto un coltello e avrebbe ucciso Bellocco colpendolo alla gola. Ora Beretta si trova ricoverato presso l’ospedale San Raffaele, piantonato dai carabinieri e in stato di arresto per omicidio.

Chi sono le persone coinvolte

Andrea Beretta è leader della Curva Nord dell’Inter dopo aver raccolto il testimone dello storico capo ultrà Vittorio Boiocchi, ucciso nel 2022.

Antonio Bellocco aveva già ricevuto una condanna per mafia, essendo esponente dell’omonimo clan legato alla ‘ndrangheta con base a Rosarno, lo stesso che da tempo si è insediato nelle trame criminali della città meneghina in buona parte del nord Italia. Il clan avrebbe tessuto la propria influenza anche negli ambienti degli ultras nerazzurri.

Le ipotesi sui motivi della lite

Secondo le indiscrezioni, a scatenare la lite tra Bellocco e Beretta sarebbero stati motivi legati agli affariRepubblica ricorda che negli ultimi tempi gli ambienti della Curva Nord dell’Inter sarebbero logorati da stati di tensione.

L’omicidio di Antonio Bellocco potrebbe avere pesanti ripercussioni tra le fazioni interne. Dopo la segnalazione, sul posto sono arrivati i carabinieri della compagnia di Pioltello e gli uomini della squadra mobile. Nei pressi del luogo in cui si è consumato l’omicidio sarebbero stati visti altri esponenti della Curva Nord: si tratta di Marco Ferdico, Matteo Norrito e Mauro Nepi.

Fonte foto: ANSA

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