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Soumahoro, annullato l'affidamento dell'accoglienza immigrati alla coop della suocera: la decisione

La Prefettura di Latina ha annullato gli appalti affidati a 13 centri gestiti dalla suocera di Soumahoro. Ma ora sono i lavoratori a rischiare di più

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

La Prefettura di Latina ha tolto gli appalti a tutti i centri gestiti dalle cooperative di Maria Therese Mukamitsindo, suocera del deputato Aboubakar Soumahoro. Il provvedimento riguarda il Consorzio Aid e la cooperativa Karibu, finiti nell’occhio del ciclone dopo gli accertamenti svolti nelle scorse settimane. Si tratta, nello specifico, di 13 Cas presenti in diverse zone della provincia di Latina.

Provvedimento contro le coop della suocera di Soumahoro

Come riportato dal sito di Repubblica, il provvedimento arriva dopo che la stessa Prefettura di Latina aveva assegnato affidamenti straordinari di migranti per un valore di due milioni di euro. La stessa Prefettura, come spiegato dal ministro per le imprese Adolfo Urso, negli ultimi cinque anni aveva multato per mezzo milione di euro la cooperativa Karibu a causa delle varie irregolarità riscontrate nel corso delle ispezioni.

I controlli delle ultime settimane hanno indotto la Prefettura di Latina a porre in liquidazione coatta amministrativa la coop Karibu mentre per il Consorzio Aid si profila uno scioglimento.

Soumahoro, perché la Prefettura ha revocato gli affidamenti

Peggiora, dunque, la situazione delle cooperative legate alla suocera e alla moglie del deputato Aboubakar Soumahoro, Liliane Murekatete. Una scelta presa a causa di “irregolarità non sanabili” emerse negli ultimi controlli.

Ma la decisione presa dalla Prefettura apre un nuovo problema, relativo ai 30 lavoratori del Consorzio Aid e della cooperativa Karibu impegnati nei 13 Cas della provincia di Latina.

Come riportato da Repubblica, la gestione dei centri è stata affidata ad altre cooperative che, però, non avrebbero intenzione di assumere il personale che finora ha seguito i centri stessi. Una questione sollevata immediatamente dai sindacati.

Aboubakar Soumahoro ospite di una trasmissione televisiva

La denuncia dei sindacati: lavoratori a rischio

Gianfranco Cartisano, sindacalista della Uiltucs, spiega perché la revoca degli affidamenti potrebbe aprire nuovi problemi per i lavoratori.

“Questi lavoratori hanno iniziato a contattarmi. Nei prossimi giorni verificherò anche se hanno avuto pure loro problemi con gli stipendi da Aid e Karibu. Ho intanto chiesto alla Prefettura di intervenire subito”, ha detto Cartisano.

Inoltre, il sindacalista ha già annunciato la volontà di organizzare un presidio sotto la Prefettura di Latina a partire da lunedì mattina per chiedere un tavolo di confronto sui lavoratori al Prefetto.

Fonte foto: ANSA

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