Cita Topolino invece di Dante: replica del sottosegretario Sasso
Il nuovo sottosegretario all'Istruzione, Rossano Sasso, esordisce su Facebook credendo di citare Dante, ma cita Topolino: la gaffe e la sua replica
Il nuovo sottosegretario all’Istruzione, Rosario Sasso, ha esordito su Facebook ricorrendo a una citazione di Dante. Il problema è che l’esponente della Lega non ha citato una terzina del Sommo, bensì un suo virgolettato apparso in una storia di un numero di Topolino di 70 anni fa, appartenuto quindi al Dante versione fumetto. Sasso, dopo aver cancellato il post, spiegato l’incidente ai microfoni di Repubblica.
Cita Topolino invece di Dante: replica del sottosegretario Sasso
“Faccio ammenda, quella frase è uscita sulla mia pagina Facebook e me ne assumo la responsabilità. Magari un giorno spiegherò l’accaduto. E intanto, per piacevole penitenza, mi impegno a rileggere i canti dell’Inferno”, ha detto Rosario Sasso in un’intervista concessa alla Repubblica.
E per qualcuno la toppa è peggio del buco, perché un sottosegretario all’Istruzione che pensa che leggere Dante sia una penitenza è forse più grave di una citazione errata.
Cita Topolino invece di Dante: la gaffe del sottosegretario Sasso
Ma di quale gaffe si tratta? La citazione errata, condivisa da Sasso, è la seguente: “Chi si ferma è perduto, mille anni ogni minuto (Dante Alighieri)”.
La frase si trova all’interno della catena di fumetti realizzati su Dante Alighieri tra il 1949 e il 1950. La collezione si intitolava ‘L’inferno di Topolino‘, con Mickey Mouse nei panni di Dante che pronuncia la frase “Chi si ferma è perduto, mille anni ogni minuto” scritta su una pietra.
Rosario Sasso, gli insulti a un immigrato nel 2018
Nell’intervista a Repubblica, Sasso torna anche su un episodio del 2018, in cui diede del “bastardo irregolare” a un immigrato sulla spiaggia.
“Non andò esattamente così – ha spiegato -: era l’estate del 2018, partecipai a un sit-in in seguito a un tentato stupro di una minorenne. Le autorità mi garantirono che il colpevole era un ragazzo che poi si dimostrò innocente”.
“In preda alla rabbia mi uscì un’espressione poco felice – ha concluso -, sono stato abbindolato. Ma a quel giovane ora chiedo scusa”.
GOVERNO, GAFFE SOCIAL E POST SCOMODI DEI NEO-SOTTOSEGRETARI