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CRONACA ESTERA

Soldatessa israeliana fa sesso con prigioniero palestinese: il governo ritira le guardie donne dalle carceri

Il governo israeliano ha deciso di ritirare tutte le soldatesse dalle prigioni di massima sicurezza dopo uno scandalo

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Scandalo in una prigione israeliana. Una soldatessa di leva ha ammesso di aver avuto rapporti intimi con un prigioniero palestinese, responsabile di un attacco mortale su civili. Il Paese rimuoverà tutte le guardie donne dalle carceri.

La confessione della soldatessa

Una soldatessa israeliana che stava trascorrendo il periodo di leva obbligatorio per donne e uomini in una prigione di massima sicurezza del Paese, ha ammesso di aver avuto rapporti sessuali con un prigioniero palestinese.

Lo riporta l’emittente pubblica inglese ‘BBC’, che cita fonti locali. La ragazza avrebbe confessato durante un interrogatorio, anche se non si conoscono ulteriori dettagli. La soldatessa avrebbe detto che il prigioniero, condannato per un attacco contro civili israeliani che aveva causato vittime, avrebbe avuto rapporti con altre 4 guardie donne.

Il ministro della Sicurezza Nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir

La giovane è stata posta agli arresti ma il resto della vicenda è mantenuto sotto stretto segreto dalle autorità israeliane. Non si conoscono i nomi delle persone coinvolte e nemmeno l’ubicazione della prigione in cui è avvenuto il fatto.

I casi di violenza sessuale

Il rapporto sessuale che la soldatessa ha avuto con il prigioniero palestinese sembra essere però stato privo di violenza, anche se in casi di rapporti di potere come quello tra carcerati e guardie difficilmente si può parlare di consenso.

Nelle prigioni di Israele erano però già avvenuti in passato altri casi, nei quali gruppi di detenuti avevano assalito e violentato alcune donne soldato che prestavano servizio come guardie carcerarie.

Uno scandalo che ha costretto il Governo ad aprire un’indagine, durante la quale sono venuti alla luce anche casi di abusi delle soldatesse da parte di alcuni alti ufficiali dell’esercito israeliano stesso.

Il ritiro delle donne dalle prigioni

Per evitare che episodi del genere possano accadere nuovamente, il ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben-Gvir ha imposto il ritiro di tutte le soldatesse impiegate come guardie carcerarie nelle prigioni del Paese.

L’ordine non avrà però effetto immediato. Il ritiro avverrà nell’arco di due anni e terminerà soltanto nel 2025 quando, secondo le parole stesse del ministro: “non rimarrà una sola donna soldato nelle prigioni di massima sicurezza”.

Fonte foto: ANSA

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