Snam acquista la nave del gas Golam, il rigassificatore galleggiante per sganciarsi dalla Russia
Snam ha acquistato la prima nave rigassificatrice che servirà a sganciare l'Italia dalla dipendenza russa
Snam si è accaparrata la prima delle due navi rigassificatrici che farà si che l’Italia possa usare gas naturale liquefatto per sostituire le importazioni di metano dalla Russia. Altrimenti detto, trattasi di un’operazione che permetterà al Bel Paese di compiere ulteriori passi per sganciarsi dalla dipendenza da Mosca.
Il gruppo timonato da Stefano Venier ha dichiarato nelle scorse ore di aver chiuso il contratto per l’acquisto della Fsru (Floating storage and regasification Unit), un accordo su cui stava lavorando da quando l’esecutivo italiano ha deciso di intraprendere una nuova politica energetica.
- Il costo dell'operazione
- Stefano Venier: "Negoziamo una seconda nave"
- "Golar Tundra è pronta, serve solo un collegamento con la rete a terra"
Il costo dell’operazione
“Snam e Golar Lng Limited – recita il comunicato inviato poco dopo le 7 e 30 del primo giugno – hanno firmato un contratto per l’acquisizione, da parte del gruppo Snam, del 100% del capitale sociale di Golar Lng NB 13 Corporation, che possiede come unico asset la nave di stoccaggio e rigassificazione (Fsru) “Golar Tundra”, per un corrispettivo di 350 milioni di dollari (circa 330 milioni di euro)”.
L’operazione ha avuto l’ok del consiglio di amministrazione di Snam il 30 maggio. La Golar Tundra può essere adoperata sia come nave metaniera per il trasporto del gas naturale liquefatto (Lng) sia come Fsru, ossia per lo stoccaggio e la rigassificazione.
Il mezzo è stato costruito nel 2015 ed è in grado di stoccare circa 170.000 metri cubi di gas naturale liquefatto e una capacità di rigassificazione continua di 5 miliardi di metri cubi l’anno: “Si prevede che la Fsru possa iniziare la propria attività nel corso della primavera del 2023, a valle della conclusione dell’iter autorizzativo e regolatorio e della realizzazione delle opere necessarie al collegamento alla rete di trasporto”.
Stefano Venier: “Negoziamo una seconda nave”
“Con l’acquisto della Golar Tundra – ha spiegato l’ad Stefano Venier – Snam compie un passo decisivo per favorire una maggiore sicurezza e diversificazione degli approvvigionamenti energetici dell’Italia, in linea con la propria missione. Il ruolo della nuova Fsru a beneficio del Paese sarà essenziale: da sola potrà contribuire a circa il 6,5% del fabbisogno nazionale, portando la capacità di rigassificazione italiana a oltre il 25% della domanda”.
“Snam – ha aggiunto Venier – ha completato l’operazione con rapidità ed efficacia in un mercato caratterizzato da un elevato livello di competitività e scarsità dell’offerta e continua a lavorare alla ricerca di una seconda Fsru di dimensioni simili, sulla quale è attualmente in corso una negoziazione in esclusiva che si prevede possa concludersi entro fine giugno”.
“Golar Tundra è pronta, serve solo un collegamento con la rete a terra”
La nave è stata comprata dal medesimo gruppo da cui Snam, lo scorso 18 maggio, ha acquistato la Fsru Golar Arctic (mezzo di più piccole dimensioni rispetto alla Golar Tundra) che servirà a trasportare il gas in Sardegna, unica regione italiana che ne è ancora sprovvista.
Snam ha inoltre sottolineato che la Golar Tundra è una nave già pronta. Tuttavia, prima di utilizzarla, bisognerà individuare la località – si parla di Piombino e di Ravenna – per realizzare l’infrastruttura di collegamento con la rete Snam a terra.
“Nell’ambito dell’operazione, che fa seguito a una due diligence sulla società oggetto di acquisizione e sulla stessa Fsru – conclude Snam – è previsto anche che Golar Lng noleggi Golar Tundra da Snam a fronte di un canone, utilizzandola come trasportatore di Lng per un periodo di tempo limitato, e assista Snam nei lavori propedeutici all’installazione della nave nel porto prescelto. L’acquisizione, il cui closing è contestuale alla firma del contratto, sarà finanziata da Snam con mezzi propri”.