Slogan nazista durante un comizio: a processo leader regionale del partito di estrema destra tedesco AfD
Uno dei leader di AfD in Turingia, regione della Germania, sarà processato per uno slogan nazista
A processo per lo slogan nazista. Il dirigente della sezione della Turingia del partito di estrema destra AfD Björn Höcke comparirà davanti a un giudice ad aprile per aver detto una frase simbolo dei reparti d’assalto nazisti.
Il processo per lo slogan
Durante un comizio del 2021, il leader regionale di Alternative für Deutschland (AfD) Björn Höcke ha pronunciato la frase simbolo dei reparti d’assalto nazisti, le cosiddette SA. In italiano la si può tradurre con “Tutto per la Germania”.
Le SA, o camice brune, furono un corpo paramilitare nazista, nato durante la Repubblica di Weimar e resosi responsabile di alcuni degli atti più atroci nella Germania di quegli anni, come la Notte dei Cristalli.
La Germania ha leggi molto restrittive sull’utilizzo di slogan e simboli nazisti. Per questa ragione Höcke andrà a processo per quanto detto in quel comizio ad aprile di quest’anno, pochi mesi prima delle elezioni che lo vedono candidato alla guida dello Stato tedesco della Turingia.
AfD in Turingia: gruppo estremista
Höcke è leader di AfD in Turingia. Il partito, già schierato molto a destra a livello nazionale, ha preso in questa regione, che si trova nella Germania centrale, un atteggiamento ancora più estremo.
Il Governo centrale ha classificato la sezione della Turingia di AfD come un’organizzazione estremista di destra. Negli scorsi anni era stato il principale partito della regione, ma negli ultimi mesi ha perso leggermente consensi.
Dimostrazione dell’arretramento di AfD in Turingia è la sconfitta del suo candidato in uno dei distretti del Lander nel ballottaggio tenutosi a fine gennaio 2024. Stanno pesando sull’intero partito una serie di scandali simili a quello che ha coinvolto Höcke.
Il caso della “remigrazione”
A inizio gennaio il sito di giornalismo investigativo tedesco Correctiv ha pubblicato un’inchiesta che dimostrava che alcuni personaggi di spicco di AfD avevano incontrato a novembre in segreto i capi di alcuni gruppi neonazisti tedeschi.
Nell’incontro si era parlato di come attuare la remigrazione, un’idea molto diffusa nell’estrema destra tedesca e austriaca, che prevede la deportazione di tutti gli stranieri, dei tedeschi di origine straniera e dei cittadini che aiutano gli immigrati.
AfD ha sempre negato di sostenere questa teoria. L’inchiesta ha dato vita a grandi manifestazioni contro AdD in tutta la Germania e riaperto la discussione sullo scioglimento del partito in quanto antidemocratico.