Silvio Berlusconi presidente della Repubblica, la strategia di Mastella per vincere le elezioni per il Colle
Il veterano Clemente Mastella ha dichiarato di aver consigliato a Silvio Berlusconi di "segnare" le schede dei parlamentari di centrodestra: il piano
I partiti di centrodestra hanno dichiarato, con una nota congiunta, che voteranno compatti Silvio Berlusconi come nuovo presidente della Repubblica. L’idea non sarebbe piaciuta a tutti, e il voto segreto potrebbe da una parte aiutare il Cav a diventare il nuovo inquilino del Colle, e dall’altra rappresentare un’insidia a causa dei franchi tiratori che, pur essendo stati eletti con la coalizione guidata da Forza Italia, potrebbero votare in maniera disgiunta. Ma c’è una soluzione, proposta dal veterano Clemente Mastella, deputato per 30 anni, senatore, europarlamentare e oggi sindaco di Benevento.
- Silvio Berlusconi presidente della Repubblica: i due nemici secondo Mastella
- Silvio Berlusconi presidente della Repubblica alla quarta votazione? L'ipotesi
- Silvio Berlusconi presidente della Repubblica: il piano di Clemente Mastella
- Silvio Berlusconi presidente della Repubblica anche con i voti di Pd e M5s
Silvio Berlusconi presidente della Repubblica: i due nemici secondo Mastella
Secondo il politico sono due i “nemici” di Silvio Berlusconi, che potrebbero ostacolare la sua corsa al Quirinale. Uno è “il grande elettore Omicron”. La nuova ondata di coronavirus, infatti, pur non impedendo direttamente le elezioni, potrebbe avere un grosso peso sui nomi che verranno fatti dall’Assemblea. Tra l’altro i parlamentari non vaccinati non potranno votare per l’elezione del presidente della Repubblica.
Affidare oggi il Paese a personalità antiscientifiche o poco autorevoli rischierebbe di far perdere all’Italia la posizione di prestigio acquisita con Mario Draghi, facendo venir meno addirittura i patti economici con l’Europa per il Pnrr o le forniture dei vaccini anti Covid.
L’altro nemico, invece, è più tangibile e si nasconde in aula. Sono proprio i franchi tiratori all’interno di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia, Unione di Centro, Cambiamo e tutte le altre formazioni moderate, cattoliche e centriste.
Silvio Berlusconi presidente della Repubblica alla quarta votazione? L’ipotesi
Clemente Mastella, che ha fondato lo scorso anno il partito Noi di Centro, ha riferito al Corriere della Sera di aver persuaso Silvio Berlusconi a utilizzare una strategia furba per evitare brutte sorprese il giorno delle elezioni. “Non sono così arrogante da dare consigli a uno come Berlusconi”, ha sottolineato. “Uno con la mia esperienza, può dare solo un’opinione”.
Silvio Berlusconi potrebbe riuscire a essere eletto come presidente della Repubblica “alla quarta votazione“, quando cioè basta la maggioranza assoluta e non quella di due terzi come nei precedenti scrutini. Ma solo se “ha la saldezza dei suoi e degli alleati. Ed è qui che interviene il mio metodo”.
Silvio Berlusconi presidente della Repubblica: il piano di Clemente Mastella
Clemente Mastella ha consigliato a Silvio Berlusconi di “segnare” le schede. “Solo così potrà capire dove saranno mancati i voti”, e prendere provvedimenti avviando indagini interne ai partiti per smascherare gli infedeli. Il piano sarebbe quello di far scrivere a ogni elettore un nome diverso sulla scheda bianca, come segue.
- I deputati e i senatori di Forza Italia dovrebbero scrivere “Silvio Berlusconi”.
- I deputati e i senatori della Lega dovrebbero scrivere “Berlusconi Silvio”.
- I deputati e i senatori di Fratelli d’Italia dovrebbero scrivere solo “Berlusconi”.
- I deputati e i senatori di Noi con l’Italia dovrebbero scrivere “S. Berlusconi”.
- I deputati e i senatori di Coraggio Italia dovrebbero scrivere “Cavalier Berlusconi”.
E così via per tutte le formazioni coinvolte nell’accordo per eleggere l’ex presidente del Consiglio al Quirinale. “Dopodiché tocca pescare all’esterno”, tra le schiere di Matteo Renzi e Italia Viva, ma non solo. Anche tra le fila del Pd potrebbero nascondersi simpatizzanti di Silvio Berlusconi, e quindi franchi tiratori utili per il Cav.
Silvio Berlusconi presidente della Repubblica anche con i voti di Pd e M5s
D’altronde, “l’atteggiamento del Partito Democratico è rivelatore. Dire che non si presenteranno in Aula significa che ormai nessuno si fida più delle sue truppe”, ha continuato il primo cittadino di Benevento, rispondendo alle dichiarazioni di Enrico Letta sulle elezioni del presidente della Repubblica.
D’altro canto, un deputato o un senatore del Pd o del M5S che non sarà ricandidato, come potrà mai comportarsi una volta entrato nell’urna? Ha una certezza: tra un anno si ritroverà in mezzo alla strada e solo Berlusconi potrà garantirgli che la legislatura andrà avanti fino al 2023″, ha concluso Clemente Mastella.