Si liberano di una maschera africana per 150 euro, casa d'aste la rivende a 4 milioni: beffati due 80enni
Due 80enni si sono liberati di una maschera africana per 150 euro, ma poi l'oggetto è stato rivenduto da una casa d'aste a più di 4 milioni
Una maschera africana costata solo 150 euro è stata rivenduta da una casa d’aste a oltre 4 milioni. La vicenda è finita in Tribunale. Beffata una coppia di 80enni.
- La storia della maschera africana
- La sentenza del tribunale
- Perché la maschera africana non valeva 150 euro
La storia della maschera africana
Il signor e la signora Fournier, rispettivamente di 88 e 81 anni, avevano deciso di disfarsi in fretta della maschera africana scovata in una soffitta della loro casa di vacanza nel Gard, non conoscendo il suo reale valore.
Il mercante che ha comprato l’oggetto per 150 euro e l’ha affidato a una casa d’aste di Montpellier (che l’ha rivenduto a un ignoto acquirente per 4,2 milioni di euro) potrà tenersi il guadagno dal momento che la vendita della maschera è stata considerata valida.
La maschera africana venduta dalla casa d’aste.
La sentenza del tribunale
Come riportato dal ‘Corriere della Sera’, il tribunale di Alès ha stabilito che i signori Fournier, ex proprietari della maschera, “non hanno dimostrato alcuna diligenza nel valutare il giusto valore storico e artistico del bene”.
Secondo il giudice francese, sono stati avventati e, quindi, devono prendersela solo con sé stessi. Nella sentenza si legge ancora: “La loro negligenza e noncuranza fanno sì che non possa venire accolta la richiesta di dichiarare nulla la compravendita”.
Il mercante non ha tratto in inganno i venditori della maschera africana perché, come sottolineato dal tribunale, “non aveva alcuna conoscenza specifica dell’arte africana”.
Patricia Pijot, avvocata del mercante, ha commentato: “Quando si ha un oggetto del genere in casa, si dovrebbe essere un po’ più curiosi prima di darlo via”.
Perché la maschera africana non valeva 150 euro
La maschera di legno intagliata ritrovata dai signori Fournier, acquistata dal mercante per 150 euro assieme ad altri oggetti (come una lancia, un coltello e qualche strumento musicale), si è rivelata essere una rara maschera Ngil del XIX secolo, realizzata dal popolo Fang del Gabon.
La maschera è una delle circa 10 esistenti al mondo, probabilmente acquistata attorno al 1917 da René-Victor Edward Maurice Fournier, governatore coloniale francese e antenato dell’88enne.
La casa d’aste aveva valutato inizialmente l’oggetto circa 300 mila euro. Il mercante ha offerto alla coppia questa cifra, a dimostrazione della sua buona fede. I signori Fournier, però, non hanno accettato, preferendo fargli causa. Lui, così, ha ritirato l’offerta ed è andato avanti nella vendita all’asta, conclusa al prezzo finale di 4,2 milioni di euro.
Anche la Repubblica del Gabon è intervenuta, presentando una denuncia penale per ricettazione e chiedendo l’annullamento della vendita e il rimpatrio della maschera. Il tribunale, però, ha dichiarato inammissibile anche la richiesta del Gabon.
I signori Fournier hanno annunciato che faranno appello e anche il Gabon potrebbe presentare un altro procedimento giudiziario.