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Sette anni fa il terremoto di Amatrice, Giorgia Meloni promette: "Un cambio di passo sulla ricostruzione"

Delle opere da realizzare dopo il sisma, solo il 30% del totale sono state portate a termine, nonostante un'accelerazione negli ultimi anni

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Giulia D'Aleo

GIORNALISTA

Scrive su importanti quotidiani nazionali, si occupa di attualità con una particolare attenzione rivolta a temi sociali, diritti, marginalità.

A 7 anni dal terremoto che distrusse il centro Italia il 24 agosto del 2016, la premier Giorgia Meloni ricorda le 303 vittime del sisma e i ritardi nella ricostruzione nei comuni colpiti di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto.

Il ricordo del terremoto

Nella ricorrenza dell’anniversario della tragedia, Giorgia Meloni ha ricordato che “sono trascorsi sette anni dal terribile terremoto che alle 3.36 del 24 agosto 2016 ha colpito il Centro Italia”.

Le scosse, protrattesi per mesi, hanno investito una zona molto ampia: “Quattro le Regioni colpite, più di trecento vite spezzate, centinaia di feriti, decine di migliaia di sfollati, borghi e città interamente distrutti o gravemente danneggiati” ha aggiunto Meloni.

I posti colpiti vengono definiti dalla premier “meravigliosi ‘luoghi dell’anima’, che sono nel cuore di tutti noi”.

Meloni rinnova poi “il nostro cordoglio per le vittime e la vicinanza alle loro famiglie e ai loro cari”.

La ricostruzione incompiuta

A 7 anni da allora, la ricostruzione dei territori devastati dal sisma non si è ancora conclusa. “È una ferita che non si è chiusa e fa ancora male” ha dichiarato la premier.

Sono oltre “quattordicimila famiglie vivono tuttora lontane dalle loro case, molti territori faticano a tornare alla normalità, diversi i ritardi da colmare e le criticità che rimangono da affrontare”.

Nonostante negli ultimi anni ci siano state delle accelerazioni nelle procedure di ricostruzione, solo il 30% delle opere da realizzare sono state portate a termine.

Le promesse dal governo

Da Giorgia Meloni arrivano promesse sul cambio di linea nelle misure finora intraprese per la ricostruzione.

Il governo, infatti, continua la premier “sta operando per imprimere un cambio di passo, dalle norme ai cantieri” e “il lavoro di squadra tra il ministro per la Protezione Civile Musumeci, il commissario Castelli e la Struttura commissariale, le Regioni coinvolte e i 138 Comuni del cratere sta dando buoni risultati”.

Dopo gli anni della pandemia e lo shock dei prezzi dovuto all’inflazione, in questi mesi, secondo la premier “si è dato un nuovo impulso alla ricostruzione privata e sono state poste le basi per velocizzare quella pubblica, snellendo le procedure e sostenendo concretamente i soggetti attuatori nelle attività di progettazione e sviluppo delle opere pubbliche”.

Fonte foto: ANSA

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