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Terremoto Centro Italia, sei anni fa il sisma che sconvolse Amatrice: a che punto è la ricostruzione

Sei anni fa il sisma che devastò Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e i borghi del Centro Italia: ecco come procede la ricostruzione

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Erano le 3.36 del 24 agosto 2016 quando la terra cominciò a tremare nel Centro Italia, una scossa di magnitudo 6.0 che cambiò il volto di tanti borghi tra Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo. I paesi più colpiti furono Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, centri che ancora oggi, a sei anni di distanza da quel terremoto, portano con sé ferite difficili da rimarginare.

Per gli abitanti della zona il 24 agosto 2016 sembra ieri, nei loro occhi c’è ancora il terrore di quel sisma che ha spazzato via, nel giro di pochi istanti, abitazioni e attività che facevano andare avanti i paesi. Oggi, a sei anni di distanza, la ricostruzione del Centro Italia è entrato nella “fase matura“.

Terremoto Centro Italia, come procede la ricostruzione

Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e tanti altri borghi del Centro Italia convivono ancora oggi con le macerie del terremoto del 24 agosto 2016, ma a sei anni di distanza sono numerosi i cantieri aperti per la ricostruzione dei paesi spazzati via dal sisma. Oltre 10mila sono stati aperti dall’edilizia privata negli ultimi due anni e a giugno 2022, secondo quanto emerge dal Rapporto 2022 presentato dal commissario straordinario Giovanni Legnini, oltre 22mila richieste di contributo sono state presentate.

Terremoto Centro Italia, sei anni fa il sisma che sconvolse Amatrice: a che punto è la ricostruzioneFonte foto: ANSA
Le macerie ad Amatrice a sei anni dal sisma del 2016

La ricostruzione post sisma avanza e 365 sono state le opere fin qui portate a termine, mentre 315 sono in fase di cantiere. Bisogna però far fronte a danni da oltre 26 miliardi di euro, con Amatrice che detiene il primato con oltre 1,3 miliardi di danni causati dal terremoto.

Ricostruzione Centro Italia, i prezzi frenano i lavori

Ma se tra progetti e cantieri aperti tutto procede secondo i piani, a far rallentare i lavori è l’economia. Negli ultimi anni, infatti, si è assistito a un netto rialzo dei prezzi delle materie che hanno reso difficile, se non addirittura impossibile, procurarsi materiale per rientrare nei fondi ricevuti.

A denunciare la situazione è stato il sindaco di Arquata del Tronto Michele Franchi, che ha spiegato: “Manca il grosso che è circoscritto alle zone perimetrate, come ad esempio il borgo storico. L’impennata dei prezzi, la difficoltà di reperire materiali e il superbonus 110, che ha allontanato le ditte edili dal cratere sismico, sono stati motivi di ulteriori lungaggini, ma con il nuovo prezzario e con le nuove ordinanze della struttura commissariale contiamo di riportare imprese e professionisti a lavorare da noi, per non fermarsi più”.

L’anniversario del sisma del Centro Italia

Oggi, 24 agosto 2022, è il sesto anniversario del sisma che sconvolse il Centro Italia. Alle 3.36 di sei anni fa una scossa di terremoto di magnitudo 6.0 ha devastato i Comuni di Amatrice, Accumoli (Rieti) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). È l’inizio di quella che l’Ingv definirà successivamente la sequenza sismica Amatrice-Norcia-Visso. L’epicentro è stato tra Accumoli e Arquata del Tronto, due Comuni distanti pochi km tra Lazio e Marche. Ad avere la peggio è stata Pescara del Tronto, frazione di Arquata, rasa praticamente al suolo.

Sotto le macerie restano 299 vittime: 237 ad Amatrice, 51 ad Arquata (quasi tutte nella frazione di Pescara) e 11 a Accumoli.

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