Sergio Mattarella chiama Roberto il padre di Ilaria Salis dopo la lettera al Quirinale: “Vi sono vicino”
Roberto Salis, padre di Ilaria, chiede un intervento al Quirinale. In mattinata arriva la chiamata di Sergio Mattarella
Nella mattinata di sabato 30 marzo, alla viglia di Pasqua, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato a Roberto, padre di Ilaria Salis. La chiamata arriva dopo la lettera di Salis al Quirinale, che aveva chiesto un intervento diretto da parte di Mattarella, perché “il Governo italiano evidentemente non ha fatto quello che doveva fare”.
- La chiamata di Sergio Mattarella
- La lettera di Roberto Salis
- Il processo di Ilaria Salis e quello di Gabriele Marchesi
La chiamata di Sergio Mattarella
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato personalmente al padre di Ilaria Salis.
A renderlo noto è lo stesso Roberto Salis, che all’agenzia di stampa Ansa ha raccontato che il Presidente “ha ribadito la sua vicinanza personale a me e alla famiglia e mi ha garantito il suo personale interessamento al caso”.
Il genitore di Ilaria, detenuta da oltre un anno a Budapest, ha ringraziato il Presidente “per la solerzia con cui mi ha risposto in meno di 24 ore”.
Apprezzando “soprattutto la sensibilità e la vicinanza al dramma che sto vivendo con la mia famiglia”.
La lettera di Roberto Salis
La telefonata del Presidente della Repubblica arriva il giorno dopo il recapito della lettera indirizzata al Quirinale da Roberto Salis.
Missiva inviata dopo una precedente Pec del 17 gennaio, cui Mattarella aveva prontamente risposto: “Nella mia esperienza si è dimostrato l’unico che risponde con urgenza alle problematiche di un cittadino italiano” ha commentato Salis.
Deluso dalla linea intrapresa dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, da lui definita “un buco nell’acqua”, ha scritto direttamente a Mattarella.
Si tratta, spiega il padre di Ilaria, di “una lettera molto asciutta” nella speranza che “smuova il governo italiano, perché evidentemente non ha fatto quello che doveva fare”. L’azione di Salis si riferisce all’articolo 3 della Costituzione:
Perché lui è il garante del fatto che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla Legge e ore le diverse sentenze per mia figlia e per Gabriele Marchesi hanno mostrato che due cittadini italiani stanno avendo trattamenti diversi.
Il processo di Ilaria Salis e quello di Gabriele Marchesi
Ilaria Salis e Gabriele Marchesi sono imputati nello stesso processo, entrambi accusati di aggressione nel corso di una manifestazione ungherese.
A Salis, in un carcere ungherese ormai da oltre 13 mesi, il tribunale di Budapest ha negato gli arresti domiciliari, anche in Ungheria.
La Corte d’Appello di Milano ha invece negato l’estradizione richiesta per Marchesi, cancellando il mandato di arresto richiesto dall’Ungheria e scarcerando così il 23enne imputato degli stessi reati di Salis.