Secondo booster, l'Ema frena sulla quarta dose del vaccino anti Covid: spunta un problema con i dati
La quarta dose del vaccino, o secondo booster, subisce una battuta d'arresto: i dati secondo l'Ema non sono sufficienti
Mentre in Italia continuano le somministrazioni della dose booster del vaccino anti Covid, altrimenti detta terza dose, si fa strada anche l’ipotesi di un secondo booster ovvero una quarta dose. Chiamata a esporsi sulla questione, però, dall’Ema è arrivato uno stop inaspettato.
Secondo booster, il parere dell’Ema
A fare il punto sull’utilità della quarta dose, o secondo booster, è stato Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici Covid-19 dell’Agenzia europea del farmaco Ema durante il periodico aggiornamento per la stampa.
“Stiamo esaminando tutti i dati emergenti – ha detto Cavaleri – inclusi quelli di Israele, sull’uso di un secondo booster degli attuali vaccini anti-Covid”.
“Al momento in ogni caso non ci sono prove sufficienti dai trial clinici o da dati ‘real world'” dalla vita reale, “che possano supportare una raccomandazione” del secondo richiamo “per la popolazione generale”. Da qui lo stop, con l’Ema che frena sulla quarta dose.
L’Ema frena sulla quarta dose del vaccino anti Covid
Cavaleri, in merito al freno arrivato dall’Ema, ha precisato: “I livelli di efficacia degli attuali vaccini anti Covid nel tempo, mentre l’ondata di Omicron si dispiega, sono dati rilevanti per capire le tempistiche di una eventuale ulteriore dose booster”.
“Come abbiamo già visto in passato, però, per le persone gravemente immunocompromesse che ricevono una serie primaria di 3 dosi di vaccino a mRna una quarta dose sarebbe il primo richiamo per loro e, in quanto tale, è già raccomandata”, ha aggiunto.
Booster ai più giovani, il punto
Quanto alla vaccinazione agli adolescenti, l’esperto dell’Ema ha dichiarato: “Stiamo valutando una richiesta di estendere l’uso della dose di richiamo del vaccino anti-Covid di Pfizer-BioNTech negli adolescenti di età compresa tra 16 e 17 anni. Ci aspettiamo una richiesta simile per i ragazzi di 12-15 anni. L’Agenzia europea del farmaco Ema esaminerà queste domande in modalità accelerata”.