Scontro tra Lilli Gruber e Italo Bocchino sulle dimissioni di Ruffini, la provocazione sulla politica
Per Italo Bocchino le dimissioni di Ruffini preludono a un ingresso in politica. La critica per l'attacco al governo e la replica di Lilli Gruber
Il tema delle dimissioni di Ernesto Maria Ruffini da direttore dell’Agenzia delle Entrate è stato affrontato durante l’ultima puntata di “Otto e mezzo” su La7, generando un vivace confronto fra Lilli Gruber e Italo Bocchino. Quest’ultimo ha parlato di Ruffini come un “servitore dello Stato tentato dalla politica”, affermando che da nemico degli evasori sarebbe “perfetto per la sinistra”.
Lo scontro fra Italo Bocchino e Lilli Gruber su Ruffini
Durante la trasmissione Lilli Gruber ha chiesto ad Italo Bocchino se le dimissioni di Ruffini possano celare il rischio che il suo operato da direttore dell’Agenzia delle Entrate venga messo da parte.
Come ricordato da Gruber, Ruffini ha sostenuto che, nello svolgimento del suo ruolo, ha sempre servito lo Stato e non solo una sua parte.
Ernesto Maria Ruffini, presidente dimissionario dell’Agenzia delle Entrate
“Il suo è un merito e non una colpa” ha risposto Bocchino. “È stato un grande servitore dello Stato: poi a un certo punto è trapelato, si è capito anche da un suo intervento a un convegno che è tentato dalla politica, che è una cosa bellissima”.
Ruffini entra in politica?
“Se Ruffini vuole fare politica fa una cosa utilissima” ha sostenuto Bocchino, mentre Lilli Gruber ha puntualizzato che l’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate non l’ha mai affermato ufficialmente.
“Io penso che Ruffini si voglia candidare per provare un ruolo politico” ha ribadito Bocchino. “Tra l’altro se lo fa a sinistra è perfetto: il capo degli esattori come leader del centrosinistra sarebbe proprio la perfezione e un goal per la destra” ha aggiunto.
“Ma combattere gli esattori è una colpa oppure no?” ha chiesto Gruber. “È stato un grandissimo uomo delle istituzioni” ha replicato Bocchino. “Dopodiché se lui critica il governo Meloni, quando nel primo anno, il 2023, c’è stato il record storico italiano sull’evasione c’è qualcosa che non va”.
“L’ha fatto Ruffini quindi, non Meloni” ha risposto Gruber, parole a cui Bocchino ha replicato: “Gliel’ha permesso il governo”.
L’addio di Ruffini e l’attacco al governo
Le dimissioni di Ernesto Maria Ruffini da direttore dell’Agenzia delle Entrate sono arrivate dopo un periodo di crescente tensione con il governo Meloni.
Ruffini ha criticato aspramente l’accusa di estorsione rivolta ai funzionari pubblici, affermando che il contesto attuale non rispecchia più i suoi principi.
Durante il suo mandato, Ruffini ha contribuito a importanti innovazioni nel Fisco, come la fattura elettronica e il modello di dichiarazione precompilata, e ha ridotto l’evasione fiscale del 30%.