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Scambio di accuse nella maggioranza: a preoccupare l'aumento dei casi di Omicron tra i giovanissimi

Gli esponenti di governo di Lega e M5s all'attacco sulla proposta di riservare l'autosorveglianza ai soli vaccinati (o guariti negli ultimi 3 mesi)

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Scontro nella maggioranza sull’ipotesi, al vaglio del governo e sostenuta dalle regioni, di una modifica delle regole su Dad e quarantena in vista del rientro in classe dopo le vacanze di Natale. Gli istituti sono pronti a ripartire tra il 7 e il 10 gennaio, ma in alcuni territori la riapertura slitterà a causa dei contagi.

Scontro nella maggioranza: i partiti contestano la scelta delle Regioni

La proposta delle Regioni, che trova apprezzamento tra diversi ministri ma anche la forte opposizione di altri, prevede per i ragazzi delle scuole elementari e di prima media – così come già succede per tutti gli altri – solo l’autosorveglianza di cinque giorni per coloro che si sono vaccinati (o che sono guariti negli ultimi tre mesi) nel caso di due studenti risultati positivi in una classe.

La proposta delle Regioni per il rientro a scuola che spacca i partiti

Per quanto riguarda i ragazzi che non hanno ricevuto il vaccino, l’idea sarebbe quella di una quarantena della durata di 10 giorni con Dad. La norma invece cambia con tre contagi in una sola classe: a questo punto sarebbe la Asl territoriale a valutare ulteriori provvedimenti come la sospensione dell’attività in presenza.

Scontro nella maggioranza: Lega e M5S all’attacco

E così nel governo (ma prima ancora nel sindacato) sono partite le voci in dissenso, soprattutto da parte della Lega e del Movimento 5 Stelle.

Non si può pensare di discriminare i bambini, prevedendo per alcuni la didattica a distanza e per altri la frequenza in presenza. Si continui ad investire risorse per la sicurezza, anzi si aumentino le risorse per la scuola, e si migliori il protocollo affinché sia più efficace. Ma le scuole devono restare aperte“. Lo dice la sottosegretaria all’Istruzione, Barbara Floridia (Movimento 5 Stelle).

“Preservare la didattica in presenza per i nostri studenti è sempre stata una priorità del governo. La campagna di vaccinazione per i più piccoli è appena partita e inasprire i protocolli su contagi e quarantene ci esporrebbe al rischio di eccessive penalizzazioni. Non possiamo permetterci di relegare in Dad milioni di studenti. Su questo siamo pronti a far sentire forte la nostra voce”. Così il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso (Lega).

Scontro nella maggioranza: le parole del governatore Fedriga

Intanto il Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga – che ha incontrato venerdì 31 dicembre Bianchi e Speranza – cerca di smorzare gli animi, dicendo che “si tratta solo di ipotesi di intervento”.

Il governatore del Friuli-Venezia Giulia specifica inoltre che “vogliamo approfondire e condividere con l’Esecutivo queste proposte per proteggere gli ospedali e permettere una ripresa dell’anno scolastico in presenza, considerando l’andamento della curva epidemica che appare trainato proprio da una progressione importante nella fascia che va da 6 a 13 anni”.

Scuola, le misure al rientro dopo la Befana

Dopo l’obbligo vaccinale per il personale scolastico (scattato il 15 dicembre scorso) la prossima misura certa con la ripartenza della scuola nel 2022 sarà l’utilizzo delle Ffp2 da parte degli insegnanti nella scuola dell’infanzia, così come in quelle classi delle primarie e secondarie dove ci sono alunni che non hanno la mascherina perché esentati per specifici motivi.

Fonte foto: ANSA

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