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CRONACA NERA

Saviano: "Russia stato mafioso, Putin era un modello per le destre italiane". Cosa ha detto da Formigli

Ospite di PiazzaPulita su La 7, Roberto Saviano ha parlato dell'Ucraina e dell'ascesa di Putin, lanciando accuse ai partiti di destra italiani

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Roberto Saviano è intervenuto nel programma PiazzaPulita, condotto da Corrado Formigli su La 7. Lo scrittore ha parlato principalmente della questione ucraina, soffermandosi sulle azioni di Vladimir Putin e ricordando i rapporti che il presidente russo aveva con gli esponenti dei partiti di destra italiani. L’autore di Gomorra ha detto la sua anche sulle regole di ingaggio nei talk show italiani, in riferimento alle polemiche nate dopo l’intervista a Sergej Lavrov su Rete 4.

Roberto Saviano definisce la Russia “uno stato mafioso”

“Un famoso giornalista del Guardian, Luke Harding, definisce la Russia uno stato mafioso – ha detto Saviano a Piazza Pulita – perché ha regole mafiose. Ti tocco i familiari, faccio qualcosa e non lo dico, anzi lo nego. Tutti sanno che c’è una firma su un omicidio, ma il potere ha il potere arbitrio, cioè io non prendo neanche la responsabilità del mio atto”.

Sul tema dell’opportunità di dare voce a esponenti vicini al regime russo sui media italiani, Saviano ha spiegato che il problema non è “chi invitare” ma come intervistarlo. “Se metto Tommaso Buscetta sullo stesso piano degli ospiti che mi spiegano come funziona il mondo, allora il rischio è di fare propaganda”.

Saviano: “Sono d’accordo sull’invio delle armi all’Ucraia, ma…”

Saviano ha detto che il dibattito, in questa fase, è “fondamentale” e ha difeso i pacifisti. “Il pacifismo non è arrendevole, ma serve coraggio per essere pacifisti. Io sono d’accordo sul sostenere l’Ucraina con le armi, ma allo stesso tempo penso agli insegnamenti di Gandhi che da pacifista si metteva davanti ai proiettili”.

“Zelensky – ha proseguito Saviano – ha fatto un percorso diverso rispetto a Giovanni Falcone e Anna Politkovskaja (la giornalista russa uccisa nel 2006, ndr) ma ha dimostrato coraggio perché restando a Kiev ha dato una svolta alla resistenza ucraina”.

Al funerale della giornalista Politkovskaja, ha sottolineato Saviano, l’unico esponente politico italiano presente era Marco Pannella.

Berlusconi, in compagnia di Putin, mima il gesto del mitra a una giornalista: uno degli episodi citati da Saviano

La Russia spaventata dalla democrazia di piazza Maidan

Tornando poi alla Russia, lo scrittore e giornalista ha detto che Putin e la Russia erano spaventati dalla democrazia che si respirava a piazza Maidan.

“Ma noi qui in Europa non abbiamo fatto molto – ha proseguito – praticamente ogni anno veniva ucciso un giornalista della Novaja Gazeta e da noi non c’è stato mai un dibattito. Anche la scelta di Merkel, che credeva di poter controllare il tiranno con il denaro, si è rivelata sbagliata”.

L’accusa di Saviano alle destre italiane: “Putin era un modello”

Parlando dell’Italia, Saviano non ha risparmiato critiche nei confronti di alcuni esponenti politici: “Da noi Putin era considerato un modello politico. Penso a Salvini sulla piazza Rossa con la maglietta di Putin, a Berlusconi che mima il gesto del mitra a una giornalista russa che aveva appena fatto una domanda a Putin e lo stesso Berlusconi che lo definisce un dono di Dio. Anche Grillo ha detto che Putin era uno statista necessario all’equilibrio mondiale. C’è stato un calcolo di convenienza politico-economica”.

Fonte foto: ANSA

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