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Sardine a Torino, il duro attacco di Zagrebelsky a Salvini

Si è tenuto a Torino l'incontro delle Sardine piemontesi, dove è stato dedicato un pensiero a Giulio Regeni. Presente anche Gustavo Zagrebelsky

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Si è tenuto a Torino l’incontro delle Sardine piemontesi, dove gli organizzatori hanno dedicato un pensiero a Giulio Regeni, il ragazzo scomparso esattamente 4 anni fa in Egitto. All’evento ha preso parte anche il giurista Gustavo Zagrebelsky, che ha lanciato un appello alle Sardine e ha duramente commentato la citofonata di Salvini alla famiglia tunisina.

Sardine a Torino, l’appello di Zagrebelsky

Come riporta l’Ansa, Zagrebelsky ha detto: “Mi auguro che le Sardine non sentano il richiamo partitico, questo mi sembra da escludere oggi, ma il rischio sta nel fatto che questi movimenti si corrompono, si spengono: abbiamo avuto vari esempi”.

“Quando qualche esponente di questi movimenti pensa di candidarsi alle elezioni – ha continuato il giurista – quello è il momento in cui si perde la propria identità. Tutti noi siamo stati colpiti da questo fenomeno imprevisto. Mi auguro che questo movimento crei consapevolezza, una consapevolezza civica, civile, da cittadini, poi ciascuna Sardina si orienterà poi come riterrà”.

Poi ha aggiunto: “Se i partiti pensano di attrarre, di fare di questo movimento una sorta di costola del proprio partito, secondo me in questo c’è un pericolo. C’è il pericolo della perdita di identità e di perdita di rilievo civile. Un movimento di questo genere ha bisogno di avere dei punti di riferimento ideali, dal basso”.

“Per avere poi una influenza – ha sottolineato Zagrebelsky – occorre che ci si strutturi in qualche modo, per essere presenti nei tanti luoghi dove si forma o si deforma l’opinione pubblica, il tessuto civile, a cominciare dalla scuola, dai rapporti familiari e sociali di ogni genere; c’è bisogno di una fase di bonifica sociale, prima che politica”.

Citofonata Salvini, le parole di Zagrebelsky

Poi, riferendosi alla polemica sul leader della Lega che ha citofonato a una famiglia tunisina a Bologna chiedendo se ci fossero spacciatori, Zagrebelsky ha detto: “Quel gesto che fa un certo ribrezzo che ha fatto un leader politico andando a suonare un citofono è molto simile a quello che accadde in Germania nella tragica Notte dei Cristalli, quando cittadini comuni, e non un leader politico, erano stati autorizzati e incitati ad andare nei luoghi dove vivevano e lavoravano gli ebrei per stanarli e metterli alla gogna”.

“La causa della crisi del nostro tempo – ha proseguito Zagrebelsky – non è Salvini: Salvini è un prodotto. Il problema è che tanti nostri concittadini sono partecipi della visione del mondo che si riconosce in lui. Se non ci fosse Salvini ce ne sarebbe un altro, magari anche peggiore. Sarebbe un errore concentrare tutte le nostre energie nel contestare Salvini, il problema è la base sociale: il nostro lavoro dovrebbe partire e concentrarsi su una bonifica sociale, perché nessuna democrazia può esistere in una società malata”.

Intanto, a Milano Marittima, il fondatore e portavoce delle Sardine Mattia Santori ha parlato del futuro del movimento dopo le Regionali in Emilia-Romagna.

Fonte foto: ANSA
Migliaia di Sardine in piazza a Bibbiano cantano 'Bella ciao'

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