Sanremo 2023, Blanco e le rose distrutte come nel video: il retroscena di Amadeus, cosa sapeva la Rai
Amadeus ha svelato un retroscena sull'esibizione di Blanco a Sanremo 2023 e i fiori distrutti sul palco in conferenza stampa
Il giorno dopo, Blanco resta ancora in silenzio sui suoi canali social. L’immagine del cantante che distrugge decine di rose sul palco dell’Ariston, nella prima serata del Festival di Sanremo 2023, è stata paragonata alla vicenda Morgan-Bugo dallo stesso Amadeus durante la diretta. A distanza di qualche ora, però, lo stesso conduttore e direttore artistico spiega che il vincitore della passata edizione avrebbe comunque preso a calci le rose, come accade nel videoclip ufficiale della canzone. A causa di problemi tecnici, però, avrebbe perso il controllo, devastando l’intera scenografia. Ecco, quindi, quali erano gli accordi con la Rai.
Amadeus e le scuse di Blanco
Durante la conferenza stampa di mercoledì 8 febbraio, Amadeus è tornato sul ‘caso Blanco’: “Sa di aver fatto qualcosa che non avrebbe dovuto. Non ha chiesto di essere capito, ma di essere perdonato“.
Il cantante, ha confessato il conduttore, “mi ha chiamato, era dispiaciutissimo e ha chiesto scusa. A 19-20 anni capita di fare qualcosa che non vorresti fare. Accettiamo le sue scuse con serenità”.
Quindi, il retroscena: “Non è stata una gag andata male. Era previsto che dovesse dare un calcio alle rose. Poi ci sono stati problemi tecnici e ha scatenato la sua rabbia sui fiori. Ha sbagliato e lo sa per primo”.
Subito dopo il Festival, invece, a ‘Viva Rai 2!…’ aveva dichiarato: “Era previsto che Blanco si rotolasse tra i fiori ma non quello che è successo. Non capivamo bene che cosa stesse accadendo, un po’ come fu con Bugo e Morgan”.
L’ira del sindaco di Sanremo
Sanremo è la città dei fiori e anche il suo sindaco, Alberto Biancheri, ha voluto dire la sua sull’episodio che ha visto protagonista Blanco: “Sanremo è la città dei fiori, conosciuta in tutto il mondo. Dietro agli addobbi, ai bouquet, ci sono anni di lavoro, come ci sono anni di lavoro per creare canzone: è arte come tantissime altre cose”.
“Ognuno di noi ha fatto stupidaggini da giovane – ha aggiunto -, a volte se uno fa una c****** basta chiedere scusa. Ci vuole rispetto per il lavoro di tutti”.
La denuncia del Codacons
Intanto, il Codacons ha presentato un esposto alla procura di Imperia e alla Corte dei Conti: “Sarà chiamato a risarcire i danni prodotti alla Rai e a rispondere del reato di danneggiamento”, si legge nella nota dell’associazione.
“Al di là della volgarità del gesto e della sua inopportunità – prosegue -, l’aver distrutto la scenografia del Festival potrebbe realizzare veri e propri reati”.
Il riferimento è all’articolo 635 del codice penale sui danneggiamenti.