Sanremo 2022, classifica terza serata: chi c'è in testa. Drusilla Foer è magistrale, Saviano intenso
Il riassunto della terza serata del Festival di Sanremo 2022: la classifica generale provvisoria e la magistrale performance di Drusilla Foer
Il Festival di Sanremo 2022 entra nel vivo. Nel corso della terza serata della kermesse, sul fronte della classifica generale, ci sono stati consolidamenti e sorprese. Per la prima volta dall’inizio dell’evento ha pesato anche il voto del pubblico (50%) che è andato a sommarsi a quello della Giuria demoscopica (l’altro 50%).
Nel corso della diretta su Rai Uno tanti i momenti ‘extra’ gara da evidenziare: su tutti la brillante performance di Drusilla Gucci, per il momento la co-conduttrice che meglio ha interpretato il ruolo di spalla di Amadeus. Di forte impatto anche l’ospitata di Roberto Saviano e quella della carabiniera Martina Pigliapoco. Eccellente anche Cesare Cremonini, che è stato protagonista di esibizioni magistrali in qualità di super ospite musicale.
- Sanremo 2022 terza serata: la classifica generale provvisoria
- Sanremo 2022, l'intervento di Roberto Saviano
- Sanremo 2022, Martina Pigliapoco: coraggio e sobrietà
- Sanrem0 2022, Cesare Cremonini brillante: standing ovation
- Sanremo 2022, Drusilla Foer convince tutti e chiude con un monologo da brividi
Sanremo 2022 terza serata: la classifica generale provvisoria
Come da pronostici, prosegue il testa a testa tra Elisa e il tandem formato dagli amatissimi Mahmood e Blanco. Terzo posto per Gianni Morandi. A chiudere la classifica troviamo in ultima posizione Tananai:
- Mahmood e Blanco – Brividi
- Elisa – O forse sei tu
- Gianni Morandi – Apri tutte le porte
- Irama – Ovunque sarai
- Sangiovanni – Farfalle
- Emma – Ogni volta è così
- Massimo Ranieri – Lettera al di là del mare
- Fabrizio Moro – Sei tu
- La Rappresentante di Lista – Ciao ciao
- Dargen D’Amico – Dove si balla
- Michele Bravi – Inverno dei fiori
- Ditonellapiaga con Rettore – Chimica
- Aka7even – Perfetta così
- Achille Lauro feat. Harlem Gospel Choir – Domenica
- Noemi – Ti amo non lo so dire
- Rkomi – Insuperabile
- Matteo Romano – Virale
- Iva Zanicchi – Voglio amarti
- Giovanni Truppi – Tuo padre, mia madre, Lucia
- Highsnob e Hu – Abbi cura di te
- Giusy Ferreri – Miele
- Le Vibrazioni – Tantissimo
- Yuman – Ora e qui
- Ana Mena – Duecentomila ore
- Tananai – Sesso occasionale
Sanremo 2022, l’intervento di Roberto Saviano
“Delegittimati per coprirli di fango, ma il fango non è riuscito a sporcare il loro esempio”. Così Roberto Saviano in un lungo intervento a ha ricordato gli ostacoli incontrati da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nella lotta alla mafia, a trent’anni dalle stragi che nel 1992 uccisero i due magistrati e segnarono una delle pagine più buie della storia d’Italia. Lo scrittore ha evidenziato che “il coraggio è sempre una scelta”, mentre “il silenzio favorisce la mafia e lascia da solo chi la combatte”.
“Ogni volta che la società civile e la politica non si occupano di mafia creano un silenzio che finisce per favorire le mafie e ostacolare chi le contrasta”, ha sottolineato l’autore di Gomorra. “Forse un mondo onesto non esisterà mai, ma nessuno ci impedisce di sognarlo: ce la faremo”, ha concluso Saviano, fra gli applausi del pubblico dell’Ariston. “Anche questo è Festival di Sanremo”, ha chiosato Amadeus.
Sanremo 2022, Martina Pigliapoco: coraggio e sobrietà
Sul palco è stata ospitata Martina Pigliapoco, la giovane carabiniera 26enne che salvò una donna dal suicidio. La storia della militare è esemplare e si riferisce a un episodio drammatico avvenuto lo scorso ottobre 2021. Una vicenda che, grazie alla tempra e al coraggio di Martina, ha avuto un finale a lieto fine. In particolare la 26enne è riuscita a trarre in salvo una donna che minacciava di buttarsi da un ponte tibetano.
Sull’Ariston Pigliapoco ha mantenuto sobrietà e contegno tipici dell’Arma, raccogliendo ampi consensi sui social e dal pubblico presente al teatro che l’ha omaggiata con un caloroso applauso.
Sanrem0 2022, Cesare Cremonini brillante: standing ovation
La prima volta a Sanremo per Cesare Cremonini è stata dolce. Il cantante bolognese è stato protagonista di una serie di performance eccellenti, sfoggiando i pezzi pregiati del suo repertorio. Addirittura Amadeus lo ha convinto a cantare 50 Special, brano che lo ha lanciato nell’olimpo della musica italiana quando ancora c’erano i Lunapop. Alla fine è arrivata una standing ovation meritata dall’Ariston.
Sanremo 2022, Drusilla Foer convince tutti e chiude con un monologo da brividi
Drusilla Foer ha brillantemente superato l’esame Sanremo. Tempi televisivi perfetti, presenza sul palco magistrale, parole calibrate e misurate sempre al punto giusto. Ha chiuso con un monologo da brividi (peccato sia giunto soltanto a notte inoltrata, poco prima dell’annuncio della classifica generale.)
Drusilla ha iniziato dal concetto di diversità: “È una parola che proprio non mi piace, ha in sé qualcosa di comparativo e una distanza che non mi convince. Quando la verbalizzo sento sempre che tradisco qualcosa – ha esordito -. Io trovo che le parole siano come gli amanti: quando non funzionano più vanno cambiati subito. Ho cercato un termine che potesse sostituirlo e ne ho trovato uno molto convincente: unicità”.
“Unicità è una parola che piace a tutti e tutti noi pensiamo di essere unici – ha proseguito -. Per comprendere la propria unicità, però, è necessario capire di che cosa è composta. Di che cosa siamo fatti noi. Certamente di cose belle: le ambizioni, i valori, i talenti. Ma non è facilissimo. E queste sono le cose fighe. Immaginatevi i dolori, le paure, le fragilità, una roba pazzesca, non è affatto facile entrare in contatto con la propria unicità. Come si fa a tenere insieme queste cose che ci compongono?”.
E ancora: “Io un modo ce l’avrei. Si prendono per mano tutte le cosa che ci abitano: quelle belle, quelle che pensiamo essere brutte, e si portano in alto. Si sollevano nella purezza dell’aria in un grande abbraccio innamorato e gridiamo “che bellezza, tutte queste cose sono io, sono io”. Sarà una fig..ta pazzesca. E a quel punto io credo sarà anche più probabile aprirci all’unicità dell’altro e uscire da questo stato di conflitto”.
“Date un senso alla mia presenza su questo palco e tentiamo insieme l’atto rivoluzionario, il più grande che si possa fare oggi, che è l’ascolto. Ascoltiamoci, doniamoci agli altri. Liberiamoci dalla prigionia dell’immobilità, vi prego”, ha concluso.