Salvini non rinuncia al viaggio in Russia: vuole incontrare Lavrov, l'obiettivo della missione

Nonostante le numerose polemiche piovute negli scorsi giorni, Matteo Salvini non avrebbe rinunciato al proprio viaggio in Russia. Il leader della Lega, infatti, starebbe continuando a lavorare per partire alla volta di Mosca dove avrebbe intenzione di incontrare il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov.

Salvini e il viaggio a Mosca, il punto

Le tante critiche arrivate avevano fatto desistere e ritrattare il leader della Lega che aveva sottolineato come il viaggio in Russia era solo un’ipotesi paventata all’interno del partito. Il segretario, dopo aver fatto ordine e aver pensato al da farsi, sarebbe tornato sul progetto nelle ultime ore, studiando al meglio quelle che potrebbero essere le mosse per la partenza alla volta di Mosca.

Incontrando i giornalisti al ricevimento per la Festa della Repubblica, organizzato dalla Prefettura di Milano, il segretario leghista ha infatti confermato di essere “al lavoro” sul dossier per la partenza.

“Agli italiani conviene la pace, non la guerra. Continuo a fare quel che è mio dovere fare” ha detto Salvini.

Incontro con Lavrov, l’obiettivo della Lega

Nelle ultime ore è rimbalzata con insistenza l’ipotesi di un incontro tra Matteo Salvini e il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov nel caso in cui il leader della Lega riuscisse a partire alla volta della Russia. Infatti lo stesso leghista ha spiegato: “Conto di fare tutto per avvicinare la pace anche, se serve, parlare con Lavrov. Continuo a lavorare a testa alta e in totale trasparenza per la pace”.

Secondo quanto appreso da Agi, dalla Lega continua il lavoro di avvicinamento al viaggio, con Salvini che starebbe coltivando i contatti  da Roma e Milano sperando di poter incontrare Lavrov. “Spero che il governo abbia a cuore la pace, il cessate il fuoco la riapertura del dialogo” ha sottolineato il leghista.

Matteo Salvini non vuole rinunciare al viaggio in Russia

Tensione col governo e l’accusa al Copasir

La partenza di Salvini alla volta della Russia è diventato però un vero e proprio caso per la politica interna italiana. Il leader del Carroccio è infatti andato all’attacco di chi non vedrebbe di buon occhio il suo viaggio: “Mi spiace che ci sia gente che parla a vanvera senza muovere un dito”.

L’attacco è rivolto al ministro Luigi Di Maio, che dal canto suo ha replicato: “Le sue critiche sono un film già visto. Ricordate quando ha fatto cadere il governo Conte I? Iniziò tutto così, criticando i vari ministri del governo fino a staccare la spina. Spero di non rivedere lo stesso film”.

Anche il Copasir è stato chiamato in causa, con Salvini che avrebbe puntato il dito contro l’organo che sarebbe stato incaricato di valutare il suo attivismo diplomatico. Adolfo Urso, presidente del comitato, ha sottolineato: “Come già ribadito, peraltro, il comitato non fa mai valutazioni politiche di alcun tipo sull’attività dei parlamentari e auspica che da tutti venga preservato il suo profilo istituzionale”.