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Salvata da arresto cardiaco a 13 anni grazie all'alert inviato dall'apparecchio nel cuore al suo dottore

Una 13enne è stata salvata grazie al Loop Recorder che ha mandato al suo medico un sms quando è andata in arresto

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Una bambina di 13 anni è stata salvata da un arresto cardiaco grazie alla telemedicina. La bambina si è sentita male e grazie all’apparecchio impiantato sottocute è stata salvata dal suo medico che ha ricevuto un sms quando il suo cuore si è fermato.

Il salvataggio tramite sms

La piccola è stata salvata grazie a una intuizione del dottore Fulvio Gabbarini, responsabile dell’Aritmologia pediatrica, del Dipartimento di Pediatria dell’ospedale Infantile Regina Margherita. L’esperto, dopo aver visitato mesi fa la 13enne, aveva deciso di impiantarle sottocute un dispositivo che potesse monitorare l’attività del cuore della bambina che aveva accusato nei mesi dei malesseri e degli svenimenti che nessuno riusciva a spiegarsi.

Gabbarini aveva quindi sospettato il problema cardiaco e aveva deciso di monitorarla a distanza con l’apparecchio che, impostato con un alert sul suo cellulare, gli avrebbe detto di più sui malesseri della piccola. E a Ferragosto è avvenuto l’episodio, col cuore della bimba che si è fermato per 20 secondi.

Immediato l’invio dell’alert al cellulare del medico che si trovava fuori Regione, ma i genitori sono subito stati avvertiti e una volta arrivati in ospedale la bambina è stata ricoverata e monitorata. Gabbarini, rientrato a Torino, ha quindi deciso di operare la piccola.

Cos’è il Loop Recorder

L’apparecchio impiantato sottocute alla 13enne è un Loop Recorder, dispositivo miniaturizzato frutto di una tecnologia elettromedicale molto avanzata, che, nel pieno rispetto della normativa europea sulla privacy, permette di analizzare il ritmo cardiaco e di trasmettere le registrazioni ad un server centrale.

Il dispositivo, nello specifico, ha controllato in tempo reale ogni battito cardiaco della bambina e lo registrava, in modo da documentare se i suoi malori fossero effettivamente causati dal suo cuore.

Il Loop Recorder ha trasmesso quindi i dati a un server centrale, ma il dottor Gabbarini lo aveva programmato in maniera tale che potesse anche trasmettere un sms sul suo cellulare, nel caso si verificassero eventi pericolosi.

L’operazione e il ritorno a casa

La telemedicina ha quindi permesso di salvare la vita alla 13enne, perché non solo l’è stata diagnosticata una patologia cardiaca, ma il dottore è intervenuto in tempo operandola.

Appena ricevuto il messaggio, il medico le ha impiantato un pacemaker, onde evitare che si potessero ripetere a breve altri episodi che mettessero a rischio la sua vita. Dopo l’intervento la bimba successivamente è stata dimessa dall’Aritmologia pediatrica ed è tornata nel suo domicilio in buona salute.

Fonte foto: ANSA

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