Saluti romani in via Acca Larentia: denunciate 14 persone, alcuni militanti di Casapound provenienti da Napoli
La digos ha denunciato 14 persone per i saluti romani alla fine del corteo di commemorazione per l'anniversario della strage di Acca Larentia
Denunce per i saluti romani. La Digos ha denunciato altre 14 persone per la commemorazione della strage di Acca Larentia. Tra i militanti raggiunti dalle forze dell’ordine anche membri di Casapound di Napoli e altre città campane.
Le nuove denunce per Acca Larentia
Nel pomeriggio di sabato la Digos ha denunciato altre 14 persone per i saluti romani alla commemorazione della strage di Acca Larentia, che si è tenuta il 7 gennaio scorso a Roma.
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa ‘ANSA’ alcuni dei denunciati sarebbero membri del movimento di estrema destra CasaPound, provenienti da alcune città campane e del centro Italia.
Le denunce sono state infatti rese possibili dalla collaborazione tra la Digos di roma e quelle di Avellino, Caserta, Napoli e Forlì Cesena, che hanno individuato alcuni dei responsabili dei saluti romani.
Le altre persone denunciate
Non si tratta delle prime persone denunciate per quanto accaduto il 7 gennaio. Già tre giorni dopo la commemorazione, grazie ai filmati delle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso quanto accaduto, gli investigatori erano riusciti ad individuare 5 persone.
Per tutte e 19 le persone denunciate fino a questo momento, l’ipotesi di reato è quella di apologia di fascismo. Anche nel caso dei primi 5 denunciati, si trattava di appartenenti a movimenti di estrema destra come CasaPound e Forza Nuova, oltre che appartenenti a frange estreme del tifo organizzato.
Quando è reato il saluto romano
Durante la commemorazione della strage di via Acca Larentia un gruppo di manifestanti, tutti a volto scoperto e ripresi dalle telecamere di sorveglianza, hanno fatto il saluto romano per ricordare i 3 militanti del Movimento Sociale Italiano morti dell’attentato avvenuto il 7 gennaio 1978.
I manifestanti potrebbero aver violato le due leggi che regolano l’apologia di fascismo in Italia, la legge Scelba del 1952 e la legge Mancino del 1993, contro le discriminazioni. Entrambe però sono sempre state applicate in maniera molto restrittiva, per non rischiare di violare la libertà di espressione.
Una sentenza della corte di Cassazione del 18 gennaio, su un caso proprio di saluti romani durante una commemorazione, ha specificato che fare il gesto costituisce reato solo nel caso lo si esegua in un contesto che di concreto pericolo della riorganizzazione del partito fascista.