Salta il confronto Meloni-Schlein in Rai, manca maggioranza chiesta da Agcom: beffati Vespa e Porta a Porta
L’Agcom dice no al duello in Rai tra Meloni e Schlein. La dura risposta del conduttore di Porta a Porta, Bruno Vespa
Nella seconda serata di giovedì 23 maggio, durante la trasmissione di Bruno Vespa Porta a Porta, la Rai avrebbe dovuto trasmettere il tanto atteso duello televisivo tra la premier Giorgia Meloni e il segretario Pd Elly Schlein. Ma lo scontro tra le due leader è annullato, così come quello degli altri candidati alle prossime elezioni europee. Manca la maggioranza di adesioni tra le liste parlamentari che era stata richiesta dall’Agcom.
- No al duello tra Meloni e Schlein sulla Rai
- L’Agcom blocca l’iniziativa Rai
- Il commento di Bruno Vespa
No al duello tra Meloni e Schlein sulla Rai
Era attesissimo il confronto a due tra Giorgia Meloni e Elly Schlein, che si sarebbe dovuto svolgere sotto la mediazione del giornalista Bruno Vespa nella serata del 23 maggio.
Ma Porta a Porta sarà costretta a rivedere la propria scaletta perché, così come annunciato da una nota: “Rai ritiene di non poter programmare alcun confronto nei termini precedentemente proposti”.
Lo stop è dovuto all’impossibilità di soddisfare i requisiti richiesti dall’Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle Comunicazione.
Agcom aveva chiesto la maggioranza di adesioni tra i partiti candidati alle prossime elezioni europee, ma questa non è stata raggiunta.
“Soltanto quattro delle otto liste rappresentate in Parlamento hanno accettato l’invito di Rai a un confronto a due tra leader sulla base della forza rappresentativa”, fanno sapere da via Mazzini.
L’Agcom blocca l’iniziativa Rai
Dopo le richieste inviate da Michele Santoro e Barbara Floridia, presidente della Vigilanza Rai, l’Agcom aveva considerato realizzabile le richieste di un confronto televisivo a due tra leader politici.
A patto, però, che il format fosse accettato dalla maggioranza dei gruppi presenti in Parlamento.
Indicazione valida tanto per Bruno Vespa che per Enrico Mentana, che avrebbe voluto replicare l’operazione il 5 e 6 giugno su La7.
Sarebbe stato considerato legittima anche una programmazione ciclica, con più di un confronto a due da spalmare su più serate. Andrebbe però garantita la presenza della maggioranza dei leader.
Il commento di Bruno Vespa
Non si è fatta attendere la risposta di Bruno Vespa, che ha commentato duramente la decisione di Agcom. Così come riportato dall’agenzia stampa LaPresse.
“Nelle ultime due tornate elettorali non ci è stato possibile trasmettere confronti tra il presidente del Consiglio (ieri Letta, oggi Meloni) e il leader più rappresentativo dell’opposizione (ieri Meloni, oggi Schlein)” ha scritto il giornalista.
Ci è stato proibito il confronto tra due donne che per la prima volta nella storia italiana sono al vertice dei rispettivi ruoli. È una vittoria della democrazia? Non ne sono convinto.
Vespa sottolinea inoltre come i quattro partiti aderenti all’iniziativa (Fdi, Pd, Lega e Stati Uniti d’Europa) rappresentino “il 63.32 per cento delle forze parlamentari”.
Il conduttore di Porta a Porta parla di “esasperazione della par condicio che non giova a nessuno”.