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RITIRO PRODOTTI ALIMENTARI

Salmonella nel cioccolato del calendario dell'Avvento di Lidl: i lotti contaminati e ritirati dai supermercati

Nel cioccolato del calendario dell'Avvento di Favorina venduto da Lidl negli Stati Uniti è stato riscontrato il batterio della salmonella

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Mirko Ledda

EDITOR E FACT CHECKER

Scrive sul web da 15 anni, muovendo i primi passi come ghost writer e facendo attività di debunking delle notizie false. Si occupa principalmente di pop economy, con particolare attenzione ai temi legati alla tecnologia e al mondo digitale, all'industria alimentare e alla sanità.

Lidl ha annunciato il ritiro volontario dal mercato del calendario dell’Avvento a marchio Favorina a causa di una potenziale contaminazione del batterio della salmonella nel cioccolato.

Per ora sono interessati solo i supermercati della catena che si trovano negli Stati Uniti. Lo stesso prodotto è tuttavia venduto anche in Italia.

Quali sono i prodotti e i lotti interessati dal richiamo alimentare

Il richiamo riguarda i lotti in vendita dal 12 ottobre 2022 al 5 dicembre 2022, con data di scadenza prevista per il 2023 e il codice a barre con numero 4056489516965.

La contaminazione è stata riscontrata in attività di monitoraggio di routine, che Lidl pratica su base periodica per assicurarsi la qualità e la sicurezza dei propri prodotti.

Finora l’azienda non ha ricevuto segnalazioni da parte dei clienti. Chiunque dovesse aver acquistato il calendario dell’Avvento, è pregato di non consumare i cioccolatini e di riportarlo in un punto vendita per ottenere un rimborso completo.

I calendari dell’Avvento venduti da Lidl in Italia sono sicuri?

Come già anticipato, il ritiro volontario del prodotto riguarda solo il mercato statunitense.

Lidl Italia non ha per il momento segnalato delle irregolarità nello stesso calendario dell’Avvento a marchio Favorina venduto anche nel nostro Paese.

Che cos’è la salmonella e come si manifesta l’infezione: i sintomi

La salmonella è il batterio più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti. Il batterio è presente in natura con oltre 2.000 varianti, i cosiddetti sierotipi.

Le infezioni si distinguono in forme tifoidee, responsabili della febbre tifoide e delle febbri enteriche, e forme non tifoidee, causate dalle salmonelle minori, responsabili di sintomi gastroenterici.

Queste ultime rappresentano oltre il 50% delle infezioni gastrointestinali e sono le tossinfezioni più frequenti nel mondo industrializzato.

I sintomi appaiono tra le 6 e le 72 ore dal consumo di un alimento contaminato e si protraggono fino a una settimana dopo. Nella maggior parte dei casi non richiedono il ricovero in ospedale.

Sono in genere a carico del tratto gastrointestinale, ma esistono anche forme cliniche più gravi che colpiscono i soggetti fragili, come anziani, bambini, persone immunocompromesse.

  • Febbre.
  • Dolore addominale.
  • Nausea e vomito.
  • Diarrea.
  • Infezioni focali a carico di ossa.
  • Meningite.

Come evitare la salmonellosi: le regole d’igiene da seguire in cucina

Per prevenire la salmonellosi è bene osservare delle basilari norme igieniche in cucina.

  • Lavare frutta e verdura prima del consumo.
  • Sanificare gli utensili e i macchinari usati per la produzione di alimenti.
  • Lavare le mani prima, durante e dopo la preparazione degli alimenti.
  • Refrigerare gli alimenti preparati in piccoli contenitori.
  • Cuocere tutti gli alimenti derivati da animali, soprattutto pollame, carne suina e uova.
  • Proteggere i cibi preparati dalla contaminazione di insetti e animali.
  • Evitare il consumo di uova crude o poco cotte, di gelati e zabaioni fatti in casa o altri alimenti preparati con uova sporche o rotte.
  • Consumare solo il latte pastorizzato.
  • Evitare le contaminazioni tra cibi, avendo cura di tenere separati i prodotti crudi da quelli cotti.
  • Evitare che persone con sintomi preparino alimenti destinati alla ristorazione collettiva.

Di recente anche in Italia ci sono stati casi di contaminazioni da salmonella.

Fonte foto: 123RF

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