NOTIZIE
CRONACA NERA

Rompe la porta di una pizzeria poi si ubriaca e si addormenta: i carabinieri lo trovano l'indomani mattina

Denunciato per danneggiamento dai carabinieri il senza fissa dimora che ha sfondato la porta di una pizzeria e poi si è ubriacato

Pubblicato:

Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Disavventura per il proprietario di una nota pizzeria romana: nella notte di pasquetta, un uomo di origine africana ha sfondato a calci la porta a vetri, si è introdotto nell’esercizio, poi ha adocchiato delle bottiglie di vino, si è ubriacato e si è addormentato. L’indomani mattina l’uomo, con i postumi di sbornia, è stato trovato dai carabinieri.

Irrompe in una pizzeria e si ubriaca

Non è un pesce d’aprile. Sede Al Solito Porzio di Roma: scassina di notte, entra, si ubriaca, si addormenta e viene arrestato. Non so se piangere o ridere”, ha scritto su Facebook Errico Porzio, titolare del locale di via Tuscolana a Roma.

L’imprenditore ha condiviso la foto dei carabinieri nel suo locale alle prese con il senza fissa dimora di 30 anni che ha fatto irruzione a notte fonda.

Denuncia per danneggiamento

L’uomo non ha rubato nulla, a parte il vino che ha consumato. I carabinieri lo hanno denunciato per danneggiamento.

I commenti sui social

Il post di Porzio ha ricevuto in poche ore una valanga di interazioni: 4.800 reazioni e 560 commenti.

“Aveva trovato chiuso, siccome la pizza lì è troppo buona ci sarà rimasto male”, ha scritto qualcuno ironicamente. “Si è fatto la pasquetta così…”, ha risposto un altro utente.

“Certe persone vanno aiutate! Magari lavorando gratis per il danno! Se fanno certi gesti avrebbero bisogno di attenzioni ed essere prese in considerazione magari affrontando una nuova vita”, propone qualcuno.

Quella suggerita dal commentatore non è, in effetti, una possibilità estranea al codice penale: il reato di danneggiamento, punito con una pena detentiva che va dai 6 mesi ai 3 anni, prevede la sospensione condizionale della pena se il condannato accetta di prestare “attività non retribuita a favore della collettività”.

“Se chiedeva si evitava questa scenata. Domandare è lecito, rispondere è educazione. Magari trovava pure lavoro”, ha commentato un altro utente.

“Dispiace tanto per quello che avete subito e il disagio creato e dispiace pensare che ci sono persone che arrivano a tanto. Voglio dire, per arrivare a combinare una cosa del genere, devi certamente avere pensieri pesanti nella testa e chi sa nel cuore”, ha scritto qualcun altro.

Fonte foto: 123RF

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963