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Roma, stalker condannata in Cassazione: autogrill tappezzati con volantini hot contro la ex del compagno

Una 58enne romana è stata condannata in Cassazione: nei bagni lasciava volantini a luci rosse con foto, numero e indirizzo dell'ex moglie del compagno

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Aveva tappezzato quasi tutti gli autogrill del grande raccordo anulare di Roma con volantini a luci rosse, contenenti anche il numero di telefono della vittima. Per questo una 58enne di Roma è stata condannata dalla Cassazione per stalking. Nel mirino l’ex moglie del suo attuale compagno. La donna dovrà scontare un anno di reclusione senza attenuanti.

Oltre al numero di telefono anche la foto della vittima

Oltre al numero di telefono e all’indirizzo della ex moglie del suo attuale compagno, la donna aveva messo nei volantini anche la foto della vittima insieme alla figlia minorenne.

Foto accompagnata dalla frase “paghi una prendi due, prezzi speciali, massima riservatezza, si riceve a casa per appuntamento”. Abitazione che si trovava in un quartiere storico della Capitale, indicata con tanto di strada e numero civico.

Volantini lasciati nei bagni degli autogrill

I volantini erano stati lasciati più volte nei bagni di quasi tutti gli autogrill del Gra, l’anello stradale che corre intorno a Roma. La vittima, ignara di tutto, riceveva continue chiamate da persone che trovavano gli annunci.

Telefonate che spesso arrivavano anche in piena notte. Una situazione insostenibile per la donna, come riconosciuto nella sentenza di condanna emessa dai giudici della Cassazione.

Decisive le immagini delle telecamere degli autogrill

La 58enne romana è stata inchiodata dalle telecamere di videosorveglianza degli autogrill. Come riportato da Repubblica, le immagini mostrano la donna che scende dalla sua auto, entra nei bagni portando con sé i volantini ed esce subito dopo senza aver utilizzato i servizi.

La sede della Cassazione

Inoltre, la foto utilizzata nei volantini – che ritrae la donna insieme alla figlia minorenne, entrambe in costume – è stata trovata dai carabinieri nel corso di una perquisizione nella casa che la 58enne divide con il compagno. Quest’ultimo ha tentato di difendere la donna, sostenendo che la foto era tenuta sotto chiave in un mobile.

La sentenza della Cassazione

Di tutt’altro parere, invece, i giudici della Cassazione, che hanno ritenuto valide anche le testimonianze del direttore di un autogrill e di un’addetta alle pulizie.

Per i magistrati della Cassazione, come riportato da Repubblica, gli elementi indiziari raccolti sono “gravi, precisi e concordanti”.

Fonte foto: ANSA

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