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Roberto D'Agostino e il retroscena su Papa Wojtyla "mezzo brillo: non volevano farlo entrare in Vaticano"

Roberto D’Agostino racconta un curioso aneddoto su Papa Wojtyla e riflette sul Giubileo, ospite di Corrado Augias a La Torre di Babele su La7

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Alessia Seminara

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, SEO copywriter e web editor, classe 1991. Ha lavorato come redattrice per diverse testate giornalistiche. Oltre a quella per la scrittura, coltiva una grande passione per i viaggi. Vive in Sicilia da sempre ma, ogni volta che ne ha la possibilità, ama esplorare nuove realtà e culture.

Roberto D’Agostino ha svelato un curioso retroscena che riguarda Papa Wojtyla. Ospite di Corrado Augias, l’opinionista ha raccontato di un fatto avvenuto pochi giorni dopo la nomina di Papa Giovanni Paolo II che non tutti conoscono.

Roberto D’Agostino, l’intervento a La Torre di Babele

Tra gli ospiti in studio il 25 novembre de La Torre di Babele, Augias ha accolto anche Roberto D’Agostino durante la puntata dal titolo Giubileo, Santo e Dannato.

Insieme al giornalista, in serata il padrone di casa ha accolto anche lo psicoanalista Massimo Recalcati, per riflettere sul prossimo Giubileo, per il quale sono attese almeno 35 milioni di persone nella Capitale.

Il giornalista D’agostino

La scorsa puntata di La Torre di Babele è stata dunque l’occasione giusta, per D’Agostino, per esprimersi sulla Chiesa di Roma e per raccontare una curiosa vicenda accaduta a Papa Wojtyla, il pontefice conosciuto come Giovanni Paolo II, scomparso nel 2005.

Il retroscena su Papa Wojtyla

Roberto D’Agostino ha riportato un evento che si sarebbe svolto pochi giorni dopo la nomina di Giovanni Paolo II come pontefice.

Papa Wojtyla, racconta il giornalista “si è trovato una scrivania piena di carte, bollette, cose da firmare”. Da qui, la decisione di prendere una serata di pausa con il proprio segretario e andare, per usare le parole di D’Agostino “a fare bisboccia a un ristorante”.

Dopo la cena, però, e soprattutto dopo qualche birra, il pontefice non sarebbe più riuscito a entrare in Vaticano.

Non aveva con sé i documenti e le guardie svizzere non lo riconoscevano ancora. Per il riconoscimento è stato necessario l’intervento del commissariato, con il popolo romano che, incuriosito, si avvicinava esclamando: “Se lei è il Papa, possibile che non c’ha le chiavi di casa?

L’opinione sul Giubileo

Oltre all’aneddoto su Papa Wojtyla, Roberto D’Agostino ha anche riflettuto insieme al conduttore sul Giubileo.

Roma ha perso l’Expo, le Olimpiadi, però ha il Giubileo. Quale differenza c’è tra queste tre manifestazioni?” gli ha domandato Augias.

D’Agostino ha prontamente risposto che quelli citati “Sono fallimenti dell’amministrazione politica italiana, non sono fallimenti del Vaticano”. Che resta, in realtà, “l’unico organismo sovranazionale che può riunire in pace 35 milioni di fedeli, di pellegrini”.

Fonte foto: ANSA

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