Propaganda Live, multa a Roberto Angelini per lavoro nero
Il cantautore Roberto Angelini, musicista di Propaganda Live, finisce al centro delle polemiche dopo la chiusura del caso di Rula Jebreal
Si riaccendono i riflettori sulla trasmissione Propaganda Live di La7 dopo il caso di Rula Jebreal, la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana, che ha rifiutato l’invito del conduttore Diego Banchi. Come spiegato dallo stesso Zoro, la cronista e attivista non ha partecipato al programma perché sarebbe stata l’unica donna tra i sette ospiti della puntata. Appena si è finito di parlare di questa vicenda, però, è venuto a galla uno scandalo per Roberto Angelini, musicista e volto storico di Propaganda Live. Il cantautore ha ricevuto una multa molto salta per il proprio ristorante.
Multa per lavoro nero a Roberto Angelini: lo sfogo social
Lo stesso Roberto Angelini, su Facebook, ha pubblicato una foto con gli occhi gonfi. “Questa non è la faccia del musicista che siete abituati a conoscere. Questa è la faccia di un ristoratore che ha appena scoperto di essere stato denunciato da un’amica alla Guardia di Finanza. Dopo un anno di sacrifici per non chiudere cercando di limitare al massimo il ricorso alla cassa integrazione per i miei dieci dipendenti, visti i tempi biblici”, ha scritto nella didascalia.
“Ho comprato un furgoncino per le consegne e fatto lavorare amici che avevano bisogno. Mi sono indebitato per pagare i fornitori. Ho resistito con i ristori evidentemente inadeguati. Non avendo uno spazio all’aperto sto facendo i salti mortali per allestirne uno al volo. E poi… 15 mila euro di multa per lavoro in nero. A me… Che ho avuto sempre tutti in regola e non essendo del mestiere, non avrei neanche saputo come fare”, ha spiegato.
“Capisco tutto, capisco le giuste lotte per riconoscere i diritti dei rider che lavorano per grandi multinazionali del delivery, ma un piccolo impreditore cosa avrebbe potuto fare? Mi sembrava pure di fare del bene. Pensa te. Pagherò, non è questo il punto. E se non avessi potuto pagare? Per colpa di una pazza incattivita dalla vita sarei stato costretto a chiudere e mandare a spasso 10 persone”, ha continuato.
“E poi, pensavo, se avessero agevolato le assunzioni, almeno in questo anno assurdo in cui tanti si sono dovuti inventare un lavoro volante, avrei segnato tutti quelli che sono passati a fare delle consegne, anche per un giorno. Ma non farlo e poi aspettarti al varco per purgarti è davvero geniale“, ha scritto ancora Roberto Angelini.
“Tra 5 minuti tornerò a sorridere e a parlare di musica. Tranquilli. Scusate lo sfogo, di solito non uso questo spazio per cose serie. Resisto“, ha continuato. “Ultima cosa. Gli occhi lucidi non sono per la multa ma per il tradimento ricevuto da una presunta amica che ha mangiato e dormito a casa mia. Che mi confidò che aveva bisogno di soldi e io pensai bene di aiutarla. Che st***zo che sono. Non imparerò mai”, ha concluso.
Multa per lavoro nero a Roberto Angelini: scatta la polemica
Le parole che Roberto Angelini ha affidato ai social non sono state accolte bene in rete e dalla stampa nazionale, considerando termini come “pazza incattivita” riferiti alla dipendente non messa in regola nel sushi bar che il musicista gestisce a San Lorenzo a Roma. Tuttavia i fan delle sue canzoni e dei suoi interventi a Propaganda Live hanno dato segnali di solidarietà al cantautore.