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Rinviato il voto sul salario minimo, pesanti assenze nella maggioranza, PD: "segnale che c'è dissenso"

La maggioranza rinvia il voto sul salario minimo, insorgono le opposizioni che temono che la legge finisca su un binario morto

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Salario minimo rinviato. La Camera dei deputati approva la richiesta della maggioranza di rinviare la discussione della proposta di legge dell’opposizione in Commissione lavoro. Scontro in aula e scambi di accuse.

Il voto della camera

Nella serata di mercoledì alla Camera dei deputati si è votata una mozione della maggioranza per rinviare la discussione della legge, proposta dall’opposizione, in particolare da PD e Movimento 5 Stelle, sul salario minimo.

La proposta è passata, per soli 21 voti a causa di diverse assenze tra i parlamentari che sostengono il governo. Critiche le opposizioni, che fanno fronte unito e sospetterebbero, stando a quanto riporta il ‘Correre della Sera’, che il governo voglia evitare il voto sul provvedimento.

La Camera dei deputati

La maggioranza non vuole infatti accontentare le richieste dell’opposizione sul salario minimo, forte anche dell’opinione contraria del Cnel, ma riterrebbe che votare contro una proposta così popolare possa essere dannoso.

Lo scontro in aula

Il rinvio della discussione della legge ha causato uno scontro in aula. La Commissione lavoro si riunisce nel primo pomeriggio ma i deputati dell’opposizione la abbandonano in segno di protesta.

L’accusa verso i loro colleghi della maggioranza è di non voler calendarizzare il provvedimento, appunto per non rischiare di andare al voto. Su questo tema tutti i partiti di opposizione si compattano facendo fronte unico.

“È la cronaca di una fuga annunciata. Il nuovo rinvio è un colpo ai 3 milioni e mezzo di lavoratori poveri e poverissimi. Meloni così lancia la palla in tribuna. Ma la vostra scelta è pavida e cinica, abbiate il coraggio di fare un dibattito in aula e se siete contrari di votare contro” dichiara la segretaria del PD Elly Schlein.

Le assenze nella maggioranza

Il voto sul rinvio in Commissione del provvedimento sul salario minimo è passato per pochi voti, soltanto 21, un episodio strano data la larga maggioranza di cui gode il governo, soprattutto alla Camera dei deputati.

Dal Partito Democratico questo dettaglio è stato interpretato come un sintomo di dissenso nel centrodestra. Minimizza invece il capogruppo di Fratelli d’Italia Foti, che definisce le assenze come fisiologiche.

Fonte foto: ANSA

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