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CRONACA NERA

Revisione del processo sulla strage di Erba, la decisione della Corte d'Appello su Olindo Romano e Rosa Bazzi

Via libera al processo di revisione per la strage di Erba per cui sono stati condannati all’ergastolo i coniugi Rosa Bazzi e Olindo Romano

Pubblicato:

Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Si riapre il caso della strage di Erba, la Corte d’Appello di Brescia ha detto sì alla revisione del processo chiesta dai legali di Olindo Romano e Rosa Bazzi, i due coniugi già condannati all’ergastolo nel primo processo. La prima udienza del processo si terrà a marzo.

Strage di Erba, ok alla revisione del processo

Nella giornata di martedì 9 gennaio la Corte d’Appello di Brescia ha emesso un decreto di citazione a giudizio nei confronti di Olindo Romano e Rosa Bazzi per la prima udienza del processo di revisione sulla strage di Erba.

Come reso noto da uno dei legali della coppia, Fabio Schembri, la prima udienza del nuovo processo si terrà il primo marzo, in quella sede inizierà la discussione sull’istanza di revisione della sentenza.

La strage di Erba

Si riapre dunque il caso della strage di Erba, uno dei fatti di cronaca più eclatanti degli ultimi 30 anni. Era il 1 dicembre 2006 quando in una casa di Erba (Como) vennero uccisi a colpi di coltello e spranga Raffaella Castagna, 30 anni, sua madre Paola Galli, 60 anni, suo figlio Youssef Marzouk, di appena 2 anni, e la vicina di casa Valeria Cherubini, 55 anni.

Il marito di quest’ultima, Mario Frigerio, fu gravemente ferito e creduto morto dai killer, ma si salvò. La mattanza avvenne nell’appartamento dove vivevano Raffaella Castagna e suo marito Azouz Marzouk, in quei giorni in Tunisia per far visita ai genitori.

Per i quattro omicidi sono stati condannati all’ergastolo in via definitiva i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi, che abitavano nell’appartamento sottostante quello della strage.

 L’abitazione di Erba in provincia di Como dove avvenne la strage

La richiesta di revisione della sentenza

Erano stati i legali di Olindo Romano e Rosa Bazzi a presentare lo scorso ottobre alla Corte d’assise di Brescia l’istanza di revisione di condanna per i coniugi, in carcere dal 2007.

Gli avvocati della coppia, Fabio Schembri e Luisa Bordeaux, sostengono di avere nuovi elementi in grado di portare a un proscioglimento dei due.

La richiesta di revisione della sentenza di ergastolo segue a distanza di mesi quella presentata dal sostituto procuratore presso la Corte di Appello di Milano Cuno Tarfusser.

I nuovi elementi

Sono diversi gli elementi su cui si basa la richiesta di revisione del processo accolta dalla Corte d’Appello di Brescia. Tra questi ci sono le modalità del decesso di Valeria Cherubini, che sarebbero “incompatibili” con la tesi di colpevolezza dei coniugi.

Poi la testimonianza di Mario Frigerio, unico sopravvissuto alla strage, diventato principale testimone dell’accusa che riconobbe Olindo Romano in aula. Secondo i legali le parole dell’uomo, morto negli anni successivi, contrasterebbero con quanto dichiarato da Frigerio nell’immediatezza, in ospedale, e emerso attraverso intercettazioni ambientali.

Vi è poi uno studio sull’energia elettrica nella casa teatro del massacro e la testimonianza di Abdi Kais, mai sentito dagli inquirenti, residente nella stessa palazzina che venne arrestato in seguito per spaccio di droga nella zona dove avvenne la strage.

Fonte foto: ANSA

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