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Rapina in villa a Iseo, banditi si fingono poliziotti e derubano una famiglia. Non è il primo caso

Una banda di rapinatori ha fatto irruzione a casa di una famiglia spacciandosi per poliziotti. Bottino: contanti e oggetti di valore

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Paura a Iseo, in provincia di Brescia, dove una famiglia ha subìto l’assalto di quattro rapinatori che inizialmente si sono spacciati per poliziotti. Il fatto è avvenuto martedì scorso. I quattro hanno portato via contanti e gioielli e fortunatamente nessuno è rimasto ferito. I carabinieri indagano per trovare collegamenti su un fatto analogo avvenuto nei giorni precedenti.

Un danno da migliaia di euro

Erano le 18:30 circa di martedì 13 dicembre e alcuni uomini hanno bussato alla porta di un’abitazione nei pressi della spiaggia Sassabanek. La banda ha scavalcato il cancelletto esterno, ha attraversato il giardino e ha aperto la porta di casa che non era chiusa a chiave.

I quattro si sono presentati come ‘poliziotti’ e il loro abbigliamento sembrava adatto a una missione d’assalto: tuta mimetica blu e passamontagna nero semi-calato sul viso.

A casa c’erano un 80enne, l’imprenditore Ennio Franceschetti patron della Gefran di Provaglio, il nipote 24enne e la badante di origine straniera. I criminali li hanno minacciati sostenendo di avere delle armi (senza mai mostrarle) e li hanno costretti ad aprire la cassaforte e a consegnare contanti e oggetti di valore, dopo di che sono fuggiti senza ferire nessuno. Il tutto è durato circa 20 minuti.

Il bottino: contanti, gioielli e alcuni orologi per un danno da migliaia di euro.

Italiani con accento straniero

‘Brescia Oggi’ riporta la dichiarazione di una delle vittime: “Quando ci siamo trovati davanti i quattro estranei non abbiamo capito subito le loro intenzioni perché ci hanno detto di essere dei poliziotti. Poi hanno cambiato tono intimandoci di consegnare soldi e gioielli”.

Il quotidiano riporta anche come i criminali parlassero in italiano con un leggero accento straniero.

I carabinieri indagano per capire se si sia trattato di un colpo casuale o se la famiglia sia stata attenzionata e presa di mira nei giorni precedenti: forse i banditi sapevano che a quell’ora in casa c’erano persone vulnerabili.

Un aiuto alle indagini potrebbe arrivare dalle telecamere di sorveglianza disseminate nel territorio. Nello specifico si cerca di identificare l’auto utilizzata dai malfattori per gli spostamenti e le direzioni di arrivo e di fuga.

Ad Adro una tentata rapina

Negli ultimi tempi i raid nelle case di Iseo sono aumentati. Si cerca in particolare un collegamento con un tentato furto avvenuto recentemente ad Adro, un paese a pochi chilometri a sud-ovest di Iseo, dove alcuni banditi spacciandosi per poliziotti hanno cercato di introdursi a casa di un anziano. In quel caso l’intervento del figlio del pensionato ha messo in fuga i falsi agenti.

Fonte foto: iStock - federico cardaio

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