Rai fa un servizio per il Tg1 su Gioventù nazionale, ira del Pd: "Vergognoso, direttore Chiocci in Vigilanza"
Un servizio "vergognoso" della Rai per il Tg1 su Gioventù nazionale manda su tutte le furie il Pd che ha chiesto immediata audizione in Vigilanza per il direttore Chiocci
La Rai manda in onda un servizio nel corso del Tg1 su Gioventù nazionale, movimento legato a Fratelli d’Italia, e il Pd non ci sta. Ira dei dem per la messa in onda nel corso del telegiornale, con il direttore Gian Marco Chiocci accusato di fare “bassa propaganda mascherata da servizi culturali” e per il quale è stata chiesta immediata audizione in Vigilanza.
- Il servizio del Tg1 su Gioventù nazionale
- L'ira del Partito Democratico
- Chiesta audizione immediata al direttore Chiocci
Il servizio del Tg1 su Gioventù nazionale
Il servizio andato in onda nel corso dell’edizione delle 13.30 del Tg1 di domenica 14 gennaio era quello del corteo di Gioventù nazionale, movimento di Fratelli d’Italia tra i viali del cimitero monumentale del Verano di Roma “per rendere omaggio ai caduti”. Un servizio, di circa un minuto, che sottolinea come “più di 300 ragazzi di Gioventù nazionale nel mese di gennaio da 40 anni” rendono omaggio “a tutti gli eroi italiani”.
Si tratterebbe di un servizio “apolitico”, in quanto come sottolineato dagli stessi organizzatori si tratterebbe di “non militanti politici, ma “visionari del Risorgimento, i ragazzi degli anni di Piombo, le vittime del terrore, i patrioti delle grandi guerre”.
E poi il violino, il minuto di silenzio, i tre cuscini di fiori deposti e l’inno nazionale. Ma dopo l’omaggio ai caduti della Prima guerra mondiale, il corteo si è fermato per ricordare Stefano Recchioni, giovane militante del Movimento sociale italiano, ucciso nel 1978 a poche ore dai fatti di Acca Larentia.
Presenti anche tanti esponenti di FdI che, in barba alla manifestazione “non politica”, hanno seguito il corteo: da Fabio Rampelli a Lavinia Mennuni e Andrea De Priamo, passando per Federico Mollicone e la vicepresidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli.
L’ira del Partito Democratico
Un servizio di circa 60 secondi che è stato mandato in onda tra i vari sulle Regionali e la vicenda del quattordicenne ucciso a Montecompatri, alle porte di Roma. Ma una messa in onda che non ha fatto piacere al Pd che ha subito accusato il direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci di fare propaganda “mascherata da servizi culturali”.
Ad accusare la Rai è stato il capogruppo Pd nella commissione, Stefano Graziano, che ha sottolineato che il primo canale della tv di Stato “ha toccato il fondo con il servizio su una manifestazione organizzata dal movimento Gioventù nazionale, definita non politica ed elevata a evento patriottico culturale”.
“Dopo gli allontanamenti selettivi di autorevoli professionisti, dopo il crollo degli ascolti, dopo la messa in mora di un serio piano di investimenti per il rilancio del servizio pubblico, siamo adesso alla bassa propaganda mascherata da servizi culturali” ha continuato Graziano.
Chiesta audizione immediata al direttore Chiocci
E l’ira del Pd si è scagliata proprio contro Chiocci, al quale è stata richiesta immediata audizione in Vigilanza per spiegare “se è diventato il portavoce dei movimenti giovanili di destra che hanno sede in via della Scrofa”.
Un servizio che ha mandato su tutte le furie i dem, che hanno sottolineato che “la misura è colma”.