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CRONACA NERA

Ragazzo trovato impiccato nel Parco degli Acquedotti a Roma, ipotesi suicidio: allarme lanciato da una donna

Trovato il corpo di un giovane 23enne impiccato a un albero del Parco degli Acquedotti di Roma. L'ipotesi delle forze dell'ordine è suicidio

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Un ragazzo è stato trovato impiccato a un albero nel Parco degli Acquedotti a Roma. Il corpo è stato scoperto dietro la chiesa di San Policarpo. Sul ritrovamento indagano i poliziotti del commissariato Tuscolano e delle prime informazioni sul ritrovamento, effettuato da una donna intorno alle 07:00 del mattino, si ipotizza il suicidio. Il giovane sarebbe un 23enne di origini straniere.

23enne trovato impiccato al Parco degli Acquedotti

Un ragazzo giovane, di 23 anni appena, è stato ritrovato impiccato nel Parco degli acquedotti a Roma. Il corpo si trovava vicino a un albero (non è ancora chiaro se appeso o a terra) dietro la chiesa di San Policarpo.

A fare la drammatica scoperta è stata una donna che, intorno alle 7:00-7:30 del mattino, stava facendo jogging nell’area verde.

 Il Parco degli Acquedotti di Roma è stato anche il luogo dell’omicidio dell’ultras della Lazio Fabrizio Piscitelli (alias Diabolik)

Ipotesi di suicidio

Numerose le pattuglie sopraggiunte al Parco degli Acquedotti di Roma per esaminare il corpo del giovane. Questo si trovava vicino a un albero, con una corda. La prima ipotesi, quella considerata più probabile, e di suicidio (recentemente un giovane di 21 anni è stato trovato morto nel cortile della scuola Trionfale).

Saranno però le indagini condotte sul corpo dal medico legale a definire la causa del decesso a confermare l’ipotesi delle forze dell’ordine. Non si può escludere neanche un’aggressione violenta, che ha portato al gesto.

Caso Diabolik al Parco degli Acquedotti

Il ritrovamento del corpo del 23 enne di origini straniere nel Parco degli Acquedotti ha riportato alla mente l’omicidio, il 7 agosto 2019, di Fabrizio Piscitelli. Nel caso non venisse confermata l’ipotesi di suicidio infatti, il primo pensiero è stato quello di collegare il parco a un luogo di “esecuzioni”.

Nel caso divenuto noto come caso Diabolik (su cui l’ultima svolta c’è stata intorno al 2021), il 53enne era stato ucciso con un colpo di pistola alla nuca. Piscitelli era il capo di un gruppo ultras della Lazio, vicino a Forza Nuova e con diversi problemi con la giustizia tra estorsioni e droga.

Fonte foto: ANSA

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