Ragazza scomparsa a Novellara, la ricostruzione del caso

Il movente per i magistrati di Reggio Emilia sarebbe chiaro: il rifiuto del matrimonio combinato. Si stringe sempre più il cerchio attorno alla scomparsa, oltre un mese fa, di Saman Abbas, una giovane ragazza reggiana di origine pakistane, sparita nelle campagne di Novellara e che si ipotizza sia stata uccisa. Come riportato da Repubblica, i pm avrebbero delineato i suoi ultimi momenti e sono in attesa di sentire il fratello minorenne, ospite di una comunità protetta, nel corso di un incidente probatorio chiave per il caso.

Secondo le ricostruzioni, tutto sarebbe cominciato con un litigio tra Saman e i suoi genitori la notte del 30 aprile, nella casa adiacente l’azienda agricola di Novellara, dove il padre lavora da 15 anni. Il motivo alla base è quello che avrebbe provocato altre liti in passato: il matrimonio combinato con un cugino in Pakistan.

La 18enne era tornata nell’abitazione per prendere i documenti e andare via, ma i genitori cercando di impedirglielo avrebbero indotto la figlia a seguirli in un campo vicino alla cascina dove ad attenderli c’era uno zio della ragazza.

A quel punto la madre e il padre, secondo gli inquirenti, si sarebbero allontanati consegnando Saman all’uomo che l’avrebbe condotta in luogo ancora sconosciuto per poi ucciderla.

Sia i genitori, partiti il primo maggio, sia lo zio, sarebbero irrintracciabili. Tutti e tre risultano indagati per sequestro di persone e omicidio aggravato. Il parente anche per occultamento di cadavere.

In un video emerso dalle ultime rivelazioni sul caso, si vede l’uomo con due cugini di Saman dirigersi verso i campi, dove staranno per tre ore, con delle pale, un piede di porco e un secchio. Le immagini risalgono al giorno prima della lite e per questo gli inquirenti pensano sia quello il momento della preparazione dell’omicidio. Uno dei tre è il cugino fermato in Francia, a Nimes, mentre cercava di scappare in Spagna.