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Quanto costa il riscatto della laurea agevolato e come fare domanda: quanto conviene in base all'età

Corsa al riscatto della laurea agevolato, ma conviene davvero a tutti? Quanto costa, cosa cambia in base all'età e a quanto ammonta il guadagno

Pubblicato:

Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

Il riscatto della laurea nel 2023 costa più di prima. Secondo uno studio, infatti, la spesa per ogni anno di corso è salita del 7,8%, passando dai 5360 euro del 2022 ai 5776 attuali. Ipotizzando un ciclo quinquennale, per riscattare un intero corso occorrono quasi 29 mila euro. Ma cos’è e quanto costa il riscatto della laurea agevolato? Come fare domanda? E quanto conviene in base all’età? Ecco cosa c’è da sapere.

A cosa serve il riscatto della laurea

Con il riscatto della laurea viene data la possibilità agli ex studenti di di trasformare gli anni di università in anni contributivi ai fini del calcolo della pensione (a proposito, come funziona la rivalutazione delle pensioni).

Ci sono due modalità di riscatto (che ovviamente è previsto solo per chi si è effettivamente laureato):

  • riscatto di laurea ordinario;
  • riscatto di laurea agevolato.

Cos’è il riscatto della laurea agevolato e differenza da quello ordinario

Come sottolinea l’Inps, il riscatto della laurea agevolato è concesso solo per i periodi che si collochino nel sistema contributivo della futura pensione.

Il riscatto di laurea ordinario

Sostanzialmente, nel riscatto di laurea ordinario il contributo da pagare cambia in relazione alle norme che disciplinano la liquidazione della pensione con il sistema contributivo o con quello retributivo: per riscattare periodi che si collocano nel sistema contributivo (cioè dal 1° gennaio 1996) l’onere è determinato applicando l’aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda, alla retribuzione (assoggettata a contribuzione) nei 12 mesi meno remoti, andando a ritroso dal mese di presentazione della domanda di riscatto.

Per esempio, se una persona vuole riscattare 4 anni di laurea dal 2002 al 2006 nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti (Fpld) dell’Assicurazione generale obbligatoria e ha presentato domanda di riscatto il 31 gennaio 2021,  considerando una retribuzione lorda degli ultimi 12 mesi meno remoti pari a 32.170,00 euro, l’importo da pagare per riscattare quattro anni è pari a 42.464,40 euro. Questa cifra si ottiene attraverso questo calcolo: 32.170,00×33% =10.616,10 x 4 anni = 42.464,40.

Il riscatto di laurea agevolato

Con il riscatto di laurea agevolato, invece, il costo è determinato sul minimale degli artigiani e commercianti nell’anno di presentazione della domanda e in base all’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, nel medesimo periodo, nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (Fpld).

Quindi, se una persona presenta la domanda nell’anno 2023, allora il costo per riscattare un anno di corso è pari a 5776 euro. Il costo è lo stesso se si presenta domanda in qualità di inoccupato. A seconda dei casi, con il riscatto agevolato il risparmio può essere fino al 70%.

Questa modalità è stata introdotta nel 2019 e, a differenza delle modalità ordinarie, l’onere è calcolato prendendo a riferimento una retribuzione convenzionale uguale per tutti (livello minimo imponibile per artigiani e commercianti vigente nell’anno di presentazione della domanda, pari a 17504 euro nel 2023) e l’aliquota di computo vigente nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (pari al 33%).

Liquidazione della pensione

Soltanto nel caso in cui  si scelga la liquidazione della pensione con il calcolo interamente contributivo (ad esempio per effetto dell’opzione al sistema contributivo ai sensi dell’articolo 1, comma 23, della legge n. 335/1995), si potrà usufruire del riscatto agevolato anche nel caso in cui i periodi del corso di laurea siano precedenti al 1° gennaio 1996.

Quali sono i vantaggi del riscatto della laurea

Il riscatto della laurea consente di:

  • acquisire anzianità contributiva, ottenendo un anticipo nella maturazione del diritto alla pensione;
  • incrementare l’importo della pensione;
  • ottenere una rateizzazione senza interessi per 10 anni;
  • vedere fiscalmente deducibile il contributo da riscatto (per gli inoccupati, al genitore che sostiene l’onere di riscatto degli anni di studio viene garantito il diritto alla detrazione del costo per il 19% dalla propria imposta lorda).

Quali titoli di studio si possono riscattare

Ecco quali titoli di studio possono essere riscattati:

  • diplomi universitari (di almeno 2 anni e non superiori a 3);
  • diplomi di laurea (corsi di durata non inferiore a 4 anni e non superiore a 6);
  • diplomi di specializzazione (post laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a 2 anni);
  • dottorati di ricerca (i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge);
  • laurea triennale, laurea specialistica e laurea magistrale;
  • diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (Afam).

Sono esclusi gli anni fuori corso: va sottolineato come sia possibile riscattare anche solo una parte e non l’intero corso di studi.

Come presentare la domanda e come calcolarla col simulatore

La domanda può essere presentata esclusivamente sul sito dell’Inps, attraverso patronati e intermediari dell’Istituto o ancora tramite il Contact Center multicanale, chiamando da telefono fisso il numero verde gratuito 803164 o da telefono cellulare il numero 06164164 (a pagamento in base al piano tariffario del gestore telefonico).

Inolre, sul sito dell’Inps è disponibile un simulatore per calcolare il riscatto della propria laurea.

A chi conviene riscattare la laurea in base all’età

Ma riscattare la laurea conviene a tutti? Secondo la simulazione effettuata da Smileconomy per il ‘Corriere della Sera’, calcolando tre profili anagrafici di lavoratori (30enne, 45enne e 60enni) con un reddito medio mensile di 1800 euro:

  • per i 30enni e i 45enni: essendoci già il requisito di pensione anticipata contributiva, il riscatto porterà ad anticipare il pensionamento di 1 anno e 3 mesi (uomini 30enni), 2 anni e 5 mesi (donne 30enni), 1 anno e 4 mesi (uomini 45enni) e 2 anni e 4 mesi (donne 45enni), ma solo nel caso in cui abbiano iniziato a versare i contributi a 25 anni. Iniziando dai 30, invece, non ci sarebbero beneficio in termini di anticipo: dal punto di vista dell’importo dell’assegno pensionistico, invece, ci sarebbe un vantaggio economico di appena 10 euro per i 30enni e 9 euro per i 45enni;
  • per i 60enni: per loro, la situazione cambia. Chi ha iniziato a versare i contributi a 25 anni anticipa la pensione di 4 anni e 5 mesi (5 anni e 3 mesi per una donna), rinunciando a 68 euro sull’assegno mensile (92 euro per la donna). Chi ha iniziato a versare contributi a 30 anni, invece, va in pensione a 67 anni e 3 mesi, ma con un aumento di 173 euro.

Differenze tra dipendenti e lavoratori autonomi

La simulazione di Smileconomy considera anche le differenze tra dipendenti e lavoratori autonomi che decidono di riscattare la laurea.

Secondo lo studio, il riscatto agevolato darebbe il massimo beneficio ai lavoratori dipendenti, con un risparmio in termini di costo rispetto al tradizionale che può arrivare fino al 76%.

Per i redditi più bassi, invece, il riscatto agevolato ha un maggior costo rispetto al tradizionale, che nel caso dei lavoriautonomi può arrivare fino al 44%. Il motivo? Questa categoria verserebbe personalmente più contributi Inps pagando meno Irpef, ottenendo pertanto un minor beneficio fiscale. A questo si aggiunge il minor costo del riscatto tradizionale per gli autonomi, che pagano il 24% del loro reddito contro il 33% dei lavoratori dipendenti.

Fonte foto: 123RF

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