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Quando fare domanda per il bonus asilo nido sul sito dell'Inps e qual è l'errore da non commettere

Da alcuni giorni è possibile fare domanda sul sito dell'Inps per il rimborso delle rette degli asili nido. Come funziona e come richiedere il bonus

Pubblicato:

Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Al via il bonus asilo nido 2023. Dal 27 febbraio è disponibile sul sito dell’Inps il servizio online per inserire le domande per ottenere l’agevolazione, il rimborso delle rette degli asili nido fino a un massimo di 3.000 euro. Vediamo come funziona, come fare richiesta e qual è l’errore da non commettere che potrebbe costare caro ai fini dell’esito della richiesta.

Bonus asilo nido: cos’è e a chi è rivolto

Il bonus asilo nido è stato introdotto con la legge di Bilancio 2017 nell’ambito delle misure a sostegno del reddito delle famiglie.

L’agevolazione consiste in un contributo, graduato in base all’Isee, per il pagamento della retta degli asili nido pubblici e privati e altre forme di assistenza domiciliare per bambini sotto i tre anni affetti da gravi patologie croniche.

Il bonus è cumulabile con l’assegno unico universale per i figli e con il welfare aziendale, ma non con la detrazione fiscale. La misura spetta a cittadini italiani, Ue e extracomunitari con permesso di soggiorno anche non permanente.

Il contributo varia in base all’Isee, seguendo tre scaglioni: 3.000 euro l’anno (270 euro al mese) per Isee sotto i 25mila euro, 2.500 euro l’anno (227 euro al mese) per Isee tra i 25.001 e i 40mila euro, 1.500 euro all’anno (136 euro al mese) per Isee superiori a 40 mila euro o nel caso non venga presentato l’Isee aggiornato.

L’importo viene erogato fino a esaurimento fondi, che ammontano a circa 550 milioni di euro per l’anno 2023. La domanda deve essere fatta singolarmente per ogni figlio, si ha diritto all’agevolazione anche in caso di adozione.

Quando  fare domanda

Già oggi è possibile fare domanda per ottenere il bonus asilo nido 2023. L’apposito servizio online sul portale dell’Inps è infatti disponibile dal 27 febbraio 2023. Per presentare la richiesta c’è tempo fino al 31 dicembre 2023.

Come fare domanda

La domanda per il bonus asilo nido può essere fatta personalmente via web sul sito dell’Inps attraverso l’apposito servizio online raggiungibile a questo link. Al servizio si accede usando una delle seguenti credenziali:

  • SPID;
  • CIE, Carta d’identità elettronica;
  • CNS, Carta nazionale dei servizi.

In alternativa la domanda può venire presentata rivolgendosi a intermediari come Caf e patronati, che inseriscono la domanda sul sito dell’Inps per conto dei genitori. Una volta effettuato l’accesso si devono compilare i vari campi che riguardano:

  • la tipologia del contributo richiesto;
  • i dettagli sulla struttura frequentata dal bambino e le mensilità per cui si chiede il contributo;
  • le modalità di pagamento;
  • la dichiarazione di responsabilità collegata all’utilizzo dell’ISEE minorenni.

Per chi ha già beneficiato del bonus nel 2022 è tutto più semplice: le richieste sono già precompilate e sarà sufficiente inserire il certificato di iscrizione e frequenza per effettuare la domanda. Una volta inviata la richiesta, è possibile seguire dallo stesso servizio online dell’Inps l’iter della domanda.

L’errore da non commettere

È bene tenere a mente però che la domanda rappresenta una prenotazione dell’agevolazione. Per avere concretamente diritto al beneficio, dopo aver inviato la domanda bisogna allegare tutta la documentazione necessaria.

Si tratta di un passaggio chiave, senza del quale gli importi non vengono erogati. Alla domanda va quindi allegata anche un documento relativo al:

  • pagamento già effettuato della retta per almeno una mensilità;
  • in alternativa l’iscrizione o l’avvenuto inserimento in graduatoria del bambino.

Fino a quando non ci sarà almeno un documento allegato la domanda non verrà inviata all’Inps per la protocollazione.

È necessario allegare tutte le fatture o le ricevute che comprovino i pagamenti delle rette già compiuti, ma per i documenti successivi al primo c’è tempo fino al 1 aprile 2024.

Fonte foto: 123RF

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