Quali sono i sintomi di Omicron? Le differenze con la variante Delta e i nuovi sintomi della variante Omicron
Secondo i dati arrivati dal Regno Unito, la variante Omicron sarebbe riconoscibile da un sintomo nuovo, che con la Delta non si è manifestato: qual è
Ormai la variante Omicron si sta diffondendo velocemente anche in Italia, tanto che si starebbe valutando di ridurre la quarantena di chi entra in contatto con un positivo se ha comunque ricevuto la terza dose di vaccino: il rischio, infatti, è che per via della grande contagiosità della mutazione del coronavirus il Paese sia costretto a chiudere, con i lavoratori costretti all’isolamento. Ma come riconoscere la variante Omicron? Ha gli stessi sintomi della Delta o ne presenta di nuovi? Ecco la risposta.
Variante Omicron e sintomi: le differenze con la variante Delta
I sintomi più comuni della variante Omicron suggeriscono che la sintomatologia della mutazione sia simile a quella di un raffreddore o a un malanno di stagione:
- mal di testa;
- stanchezza;
- gola irritata;
- tosse secca;
- raffreddore;
- sudorazione notturna.
C’è una grandissima differenza rispetto alla sintomatologia della variante Delta: la variante Omicron, infatti, non altererebbe il gusto e/o l’olfatto.
Il primo motivo potrebbe consistere nel fatto che, rispetto alle precedenti infezioni, adesso il grosso delle persone che risultano positive sono comunque vaccinate: questo renderebbe possibile sviluppare sintomi più lievi, facilmente confondibili con un malanno di stagione.
C’è poi da sottolineare come gli studi sin qui pubblicati sembrerebbero evidenziare la necessità della terza dose per evitare complicazioni causate dalla variante Omicron, che ha dimostrato una capacità superiore – rispetto alle altre varianti – di ricontagiare persone già in precedenza guarite.
Nuovi sintomi della variante Omicron
Rispetto alla variante Delta, però, la variante Omicron presenterebbe un sintomo in più: si tratterebbe della mancanza di appetito.
A evidenziarlo sono stati i dati dell’app Zoe, il sistema che analizza la diffusione del coronavirus nel Regno Unito, dove la variante Omicron sta dilagando (intanto in Italia si pensa a ridurre la quarantena per chi ha ricevuto la terza dose ed è entrato comunque in contatto con un positivo).
Secondo ‘Le Soir’, i dati britannici mostrerebbero i sintomi principali dell’infezione causata dalla mutazione partita dal Sudafrica: naso che cola, mal di testa, stanchezza, starnuti e mal di gola.
I sintomi ‘classici’ della variante Delta, ossia febbre, tosse, perdita dell’olfatto o del gusto, sarebbero invece più rari.
Secondo gli esperti britannici è necessario informare la popolazione su questi cambiamenti nei sintomi perché “i siti web ufficiali indicano ancora che l’insorgenza improvvisa di una forte tosse, febbre e perdita dell’olfatto e del gusto sono i principali sintomi di un’infezione da coronavirus – ha ammonito il professor Tim Spector sulle colonne del Guardian -, ma per la maggior parte delle persone contagiate dalla variante Omicron, la malattia è avvertita come un raffreddore e inizia con naso che cola, mal di gola e mal di testa. Per salvare vite umane, è urgente e necessario aggiornare la comunicazione”.