Qatar, Alessandra Moretti: "Mai ricevuto pressioni da Doha, andai in visita solo per salvare delle attiviste"
Nel Qatargate è stato fatto il nome di Alessandra Moretti per i sigilli all'ufficio della sua assistente. Ecco cosa ha detto l'europarlamentare
Nel Qatargate spunta anche il nome dell’eurodeputata Pd Alessandra Moretti, ma solo in via incidentale per via dei sigilli posti dalla magistratura belga all’ufficio di una sua collaboratrice. Collaboratrice che in passato aveva lavorato con Antonio Panzeri. La Moretti, invece, non è coinvolta nell’inchiesta.
- Alessandra Moretti sotto choc
- Il viaggio di Alessandra Moretti a Doha
- Moretti favorevole a controlli più stringenti
Alessandra Moretti sotto choc
Il ‘Corriere della Sera’ riporta lo stato d’animo con il quale Alessandra Moretti e la sua assistente hanno accolto la notizia: “Eravamo entrambe sotto choc ma non ho mai dubitato della sua onestà”.
E ancora: “Noi del gruppo conosciamo le persone coinvolte e non abbiamo mai ricevuto pressioni. Mai avremmo pensato una cosa del genere”.
Il viaggio di Alessandra Moretti a Doha
I giornali nei giorni scorsi hanno ricordato il viaggio che Alessandra Moretti compì a Doha, capitale del Qatar, nell’ottobre 2021.
“Ero lì per un convegno patrocinato, tra gli altri, dal Parlamento Ue”, spiega l’eurodeputata.
“Avevo un particolare interesse, come membro della commissione Femm, per quello che stava accadendo in Afghanistan.
Avevo promosso la messa in salvo di circa 30 attiviste, ero interessata a salvarne altre. Il Qatar aveva attivato dei corridoi umanitari per i profughi afgani”.
Ricordato anche il voto del primo dicembre in commissione Libe sui visti da concedere, fra gli altri Paesi, anche al Qatar.
“Capita spesso – spiega Moretti – che ci venga richiesto di sostituire colleghi assenti e io ho partecipato in quanto membro sostituto. Ho espresso la linea del gruppo”.
“E nella risoluzione sui diritti umani in Qatar come delegazione Pd abbiamo votato in maniera più severa rispetto alla linea S&D, seguendo spesso la linea di Left. Parlano i fatti”, aggiunge Alessandra Moretti.
Moretti favorevole a controlli più stringenti
L’eurodeputata accoglie con favore le intenzioni espresse dalla presidente del Parlamento europeo, la maltese Roberta Metsola, la quale ha annunciato un imminente pacchetto di riforme per aumentare la trasparenza e contrastare il rischio di episodi di corruzione.
“È il tempo di reagire, identificare il marcio e marginalizzarlo”, dice l’esponente Dem. “Il Parlamento Ue deve mettere a punto regole più stringenti sulla trasparenza e sul rapporto tra deputato e lobby“.
Nei giorni scorsi le rivelazioni dell’assistente parlamentare Francesco Giorgi, nonché compagno di Eva Kaili, hanno consentito agli inquirenti di tracciare la geografia delle mazzette ed è scattata una seconda serie di perquisizioni. Il Pd ha inoltre sospeso l’eurodeputato Andrea Cozzolino.