Putin minaccia la Nato per la guerra tra Russia e Ucraina, cosa succede se Kiev usa missili a lungo raggio
Il presidente russo Vladimir Putin ha minacciato la Nato in caso l'Ucraina usasse missili a lungo raggio americani per colpire il territorio russo
Ancora minacce. Il presidente russo Vladimir Putin ha avvisato la Nato che fornire l’autorizzazione all’Ucraina l’autorizzazione di utilizzare missili occidentali sul territorio russo significherebbe che Europa e Usa sono in guerra con la Russia.
- Le minacce di Putin all'occidente
- Due giornalisti Rai ricercati in Russia
- L'esercito russo uccide tre operatori della Croce Rossa
Le minacce di Putin all’occidente
Durante un’intervista ripresa dal canale Telegram del Cremlino, il presidente russo Vladimir Putin ha minacciato i Paesi Nato in caso dessero l’autorizzazione all’Ucraina di utilizzare le armi fornitele su tutto il territorio russo.
“Ciò significherà che i Paesi Nato, gli Usa e i Paesi europei, sono in guerra con la Russia. In questo caso tenendo conto del cambiamento della stessa essenza di questo conflitto, prenderemo le decisioni appropriate sulla base delle minacce che ci verranno rivolte”.
Nelle ultime ore gli Usa hanno fatto capire di essere vicini a togliere il veto sull’utilizzo di armi a lungo raggio fornite dagli Stati Uniti stessi all’Ucraina in territorio russo, in modo da sventare preventivamente gli attacchi missilistici.
Due giornalisti Rai ricercati in Russia
Nel frattempo l’agenzia russa Tass ha fatto sapere che sette giornalisti stranieri sono ricercati per essere entrati nella regione di Kursk durante l’offensiva ucraina, sono ricercati per il reato di attraversamento illegale del confine.
Tra questi ci sono anche gli inviati del Tg1 della Rai Stefania Battistini e Simone traini, che per primi avevano realizzato un servizio dalla zona in piena fase espansiva dell’operazione ucraina, agli inizi di agosto.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato a riguardo di questa decisione: “Ho fatto convocare alla Farnesina l’ambasciatore della Federazione russa in Italia per manifestare la nostra sorpresa a causa della singolare decisione di Mosca di inserire la giornalista Battistini nella lista dei ricercati diramata dal ministero dell’Interno russo”.
L’esercito russo uccide tre operatori della Croce Rossa
Proprio nella regione di Kursk l’esercito russo ha cominciato una controffensiva per riconquistare parte del territorio nazionale finito sotto il controllo ucraino. Secondo quanto riportato da Mosca, le forze di Kiev sarebbero state espulse da 10 villaggi.
Continuano i bombardamenti russi anche nella regione di Donetsk, dove i colpi di artiglieria hanno ucciso tre operatori della Croce Rossa internazionale ferendone altri due.
Un altro crimine di guerra. Oggi l’occupante ha attaccato veicoli della Croce Rossa Internazionale in missione umanitaria nella regione del Donetsk. Al momento sappiamo che due persone ferite stanno ricevendo cure. Sfortunatamente tre persone sono state uccise in questo attacco russo” ha dichiarato il presidente ucraino Zelensky.