"Putin disperato e pronto a usare armi nucleari": l'avvertimento dell'intelligence americana
William Burns, direttore della CIA, ha dichiarato che la minaccia dell’uso di armi nucleari da parte della Russia non deve essere presa sottogamba, nonostante l’intelligence americana non abbia prove concrete di un immediata escalation atomica al momento. Nel primo intervento pubblico dall’inizio della guerra in Ucraina, il capo del servizio di intelligence ha parlato dei rischi che il conflitto sta rappresentando per l’Europa e il resto del mondo, facendo parallelismi con la Seconda Guerra Mondiale.
La Russia minaccia (ancora) l’uso di armi nucleari: il piano del Cremlino
Negli scorsi giorni il vicepresidente del Consiglio di sicurezza Dmitry Medvedev, ex presidente russo e fedelissimo di Vladimir Putin, ha minacciato il lancio di missili ipersonici e bombe nucleari nel cuore dell’Europa nell’ipotesi dell’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato.
La Russia, ha fatto sapere, colpirebbe l’enclave di Kaliningrad, una exclave della Federazione che si trova sul Mar Baltico, tra la Polonia e la Lituania. In questo modo Mosca colpirebbe ufficialmente un proprio territorio, non dichiarando guerra direttamente ai Paesi Nato, pur danneggiandoli con l’uso di queste potenti e distruttive armi.
In Russia almeno 2 mila armi nucleari: i timori degli Stati Uniti
Il presidente della CIA ha descritto nel suo discorso la disperazione di Vladimir Putin a causa delle tante battute d’arresto della guerra in Ucraina, con le forse russe che hanno subito enormi perdite e hanno dovuto battere in ritirata dalla parte settentrionale del Paese.
Per questo “nessuno di noi può prendere alla leggera la minaccia rappresentata dal possibile ricorso ad armi tattiche nucleari o dalle armi nucleari a basso rendimento“, ha dichiarato William Burns. Questo nonostante al momento non sembri esserci una vera intenzione da parte della Russia di usarle.
Mosca, comunque, avrebbe un arsenale di 2 mila armi nucleari, tra quelle tattiche e quelle a basso rendimento, che possono essere lanciate per via aerea, navale e terrestre.
“Putin è disperato”: con tutti i piani falliti, rimane l’atomica
Secondo quanto rilevano le agenzie di intelligence americane, già durante lo scorso autunno gli agenti stavano raccogliendo “disturbanti e dettagliate” informazioni riguardo il piano di Vladimir Putin per l’invasione dell’Ucraina. Il presidente russo, all’epoca, sarebbe stato convinto di poter vincere facilmente e in tempi brevi.
Tanto gli Stati Uniti quanto l’Europa, infatti, sarebbero stati troppo presi dai loro problemi, tra tutti la pandemia di Covid, per investire tempo e risorse in uno scontro a Est. O incontrarsi per disporre sanzioni contro la Russia. “Vladimir Putin è stato smentito su ogni fronte”, ha rimarcato il numero uno dell’intelligence americana. A iniziare dal fatto che non ha potuto contare sui tesoretti esteri per finanziare la guerra proprio a causa dell’intervento del mondo occidentale.
A innescare il conflitto sarebbe stato un cocktail fatale di “rancore, ambizione e insicurezza” da parte del capo del Cremlino, e anche la percezione di poter perdere in poco tempo la possibilità di indirizzare l’Ucraina verso politiche filomoscovite ed evitare il suo ingresso nella Nato.
Tutti i piani sono però andati in fumo e, secondo il numero uno della CIA, hanno reso Vladimir Putin “disperato” e pronto a tutto, compresa una escalation nucleare, che rischia di mettere a repentaglio la sicurezza de
Il capo dell’intelligence ha anche parlando dei “crimini di guerra” che sono stati perpetrati dalle forze russe a Bucha, con un “orribile” massacro dei civili negato da Mosca, che continua a definirlo una “mostruosa messinscena” pensata da Kiev per screditare il nemico.
Allerta guerra tra Cina e Taiwan: la previsione dell’intelligence americana
In chiusura ha anche affrontato l’annoso argomento dei rapporti tra gli Usa e la Cina e tra gli Usa e Taiwan, sottolineando come, con la guida “minacciosa” di Xi Jinping, Pechino potrebbe cercare di controllare con qualsiasi mezzo Taipei. “Più andiamo avanti, più questo rischio diventa grande”, ha annunciato William Burns.
Per poi parlare della Cina come di un avversario formidabile che sta cercando di battere gli Stati Uniti su ogni fronte, dall’economia alle forze militari, passando per lo spazio e il cyberspazio, e dunque la corsa tecnologica.