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CRONACA NERA

Putignano, 11enne in coma etilico: si indaga sulla vendita di superalcolici ai minorenni

Una ragazzina è finita in coma etilico dopo aver consumato vodka e rum insieme ad altri minorenni. Indagano i carabinieri

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

A Putignano (Bari) una ragazzina di 11 anni è finita in coma etilico dopo aver consumato rum e vodka nell’appartamento di un amico in cui si era trattenuta insieme ad altri amici tra gli 11 e i 16 anni. La minore ora sta meglio, ma gli inquirenti stanno indagando per scoprire chi ha venduto i superalcolici ai minorenni coinvolti.

Putignano, 11enne in coma etilico

Quella che doveva essere una comune adunata tra amici poteva convertirsi in tragedia. Nella serata di domenica 8 gennaio 2023 – come precisa ‘Gazzetta del Mezzogiorno’ –  i genitori di un ragazzino a Putignano (Bari) avevano lasciato l’appartamento dove la comitiva aveva deciso di trascorrere del tempo ascoltando un po’ di musica.

Il gruppetto, invece, si è recato in un ipermercato dove avrebbe fatto rifornimento di superalcolici. Il corpo fragile di una 11enne della comitiva non ha retto agli effetti dell’alcol e, dopo aver consumato rum e vodka, è andata in coma etilico.

Putignano (Bari), una ragazzina di 11 anni è finita in coma etilico dopo aver consumato vodka e rum. Indagano i carabinieri

Il personale del 118 è intervenuto, allertato da un’amica 13enne, e ha subito rianimato la bambina per poi trasportarla all’ospedale.

La giovanissima è stata dunque sottoposta ad una lavanda gastrica ed è stata ricoverata per qualche giorno per tutti gli accertamenti del caso. La piccola ha lasciato l’ospedale e sta meglio, ma sulla vicenda sono intervenuti anche i carabinieri.

Le indagini

Casi analoghi si sono verificati in tempi non troppo remoti: nel luglio 2022 una 12enne è finita in coma etilico a Rometta (Messina) dopo aver bevuto alcolici al mare; ancora, a Milano nel 2021 la stessa sorte è toccata ad un ragazzino di 13 anni.

Sulla somministrazione di superalcolici ai minorenni la legge è molto chiara, per questo sul caso della 11enne di Putignano ricoverata in coma etilico indagano i carabinieri. I militari avrebbero acquisito le immagini dei circuiti di sorveglianza dell’ipermercato, che mostrano proprio il momento in cui la comitiva procede con l’acquisto delle bevande.

Secondo le prime indiscrezioni riportate dall”Ansa’, nel negozio non sarebbe esposto il cartello in cui si avverte la clientela che la vendita di alcolici è vietata ai minori. Secondo la legge, la vendita di bevande alcoliche ai minori di età inferiore ai 16 anni ha conseguenze penali.

L’inchiesta della Procura e le parole della sindaca

Le indagini dei carabinieri sull’esercizio che ha somministrato bevande alcoliche alla comitiva di minorenni non sono le uniche in corso.

‘Ansa’, a tal proposito, riporta che anche la Procura per i Minorenni ha aperto un fascicolo per indagare sulle condizioni socio-educative in cui vive la 11enne finita in coma etilico.

La sindaca di Putignano, Luciana Laera ha commentato all”Ansa’: “Sentirò anche i carabinieri e la polizia di Stato per capire come poterci coordinare per dei controlli più capillari. Nei prossimi giorni qui inizierà il Carnevale e vogliamo evitare che momenti di festa si trasformino in un pretesto”.

Cosa dice la legge sulla somministrazione di alcolici ai minorenni

La legge italiana punisce la somministrazione di bevande ai minorenni distinguendo tra reato e illecito amministrativo.

È reato, secondo l’art. 689 del Codice Penale, la somministrazione di alcolici ai minori di anni 16 punibile con la reclusione fino ad un anno e la possibilità di sospensione della licenza per l’esercizio commerciale.

È intesa come illecito amministrativo, invece, la somministrazione di alcolici a minori di età compresa tra i 16 e i 18 anni non ancora compiuti. Tale illecito, secondo l’art. 14-ter della legge 30 marzo 2001 nr. 125, è punito con una sanzione pecuniaria che varia dai 250 ai 1000 euro. In caso di seconda sanzione, l’esercente può vedersi sospendere la licenza commerciale per un minimo di 3 mesi con una pena pecuniaria che varia dai 500 ai 2000 euro.

L’esercente è obbligato, prima della vendita, a chiedere un documento di identità che attesti il conseguimento della maggiore età del cliente.

Fonte foto: iSTOCK

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