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POLITICA ESTERA

Protesta degli agricoltori in Germania, fischi contro il ministro Lindner: le associazioni "dialogo inutile"

Le proteste degli agricoltori in Germania finiscono con fischi e urla contro il ministro Lindner. Le associazioni sul governo: "Il dialogo è inutile"

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Migliaia di agricoltori provenienti da tutta la Germania hanno protestato oggi nel centro di Berlino contro i tagli previsti dal governo. Fin dal primo mattino sono stati numerosi i trattori che hanno attraversato la capitale, tra clacson e grida. Atteso l’intervento del ministro federale delle finanze Christian Lindner, che è presto sfociato in fischi e urla di protesta.

Le proteste

Migliaia di agricoltori hanno invaso nuovamente le strade di Berlino con i loro trattori. Secondo la polizia, la protesta ha raccolto davanti alla Porta di Brandeburgo 6mila mezzi e circa 8.500 persone. Secondo gli organizzatori della protesta, invece, ci sarebbero stati 30mila persone.

Atteso il ministro delle Finanze, Christian Lindner. Sul palco è stato accolto da fischi e boati. La situazione non si è calmata, soprattutto dopo che il leader della FDP ha cercato di creare vicinanza, ma è rimasto fermo sui piani del governo.

 Conclusa la settimana di proteste degli agricoltori, si attendono gli esiti del tavolo di lavoro con il governo

L’incontro tra associazioni e governo

I rappresentanti degli agricoltori si sono incontrati con i capigruppo parlamentari dei partiti “semaforo” dopo le proteste. Il presidente dell’associazione degli agricoltori, Joachim Rukwied, continua a chiedere la revoca dell’abolizione del sussidio per il diesel agricolo.

Non sono previste nuove proteste, almeno fino a quando i negoziati sono in corso. Se gli agricoltori non otterranno risultati, al contrario, le proteste potrebbero riprendere. Giovedì si attendono i risultati del dialogo, definito in partenza “inutile” perché non ci sono novità rispetto agli ultimi 30 anni di attivismo del settore.

Numeri delle proteste

Verso le 17 gli agricoltori e i manifestanti hanno iniziato a dirigersi lontano dal punto di raccolta. La polizia ha fatto sapere che potrebbero esserci rallentamenti dovuti al traffico causato dai trattori in movimento (impressionante il video dei mezzi pesanti in movimento di inizio protesta).

L’opinione pubblica cerca ancora di inquadrare il movimento di protesta, rimasto pacifico per tutto il tempo (se non di fronte ad alcune frange infiltrate dell’estrema destra).

Fonte foto: IPA

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