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Problemi col test IT-Alert nel Lazio, messaggi ricevuti due volte o con 30 minuti di ritardo: la denuncia

Disservizi col test IT-Alert nel Lazio, con molti utenti che non hanno ricevuto alcuna segnalazione e altri ai quali sono invece arrivate due allerte

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

Problemi e disservizi con il test del sistema IT-Alert a Roma e nel Lazio: molti utenti hanno segnalato di aver ricevuto due volte lo stesso avviso, altri ai quali non è arrivata nessuna segnalazione e qualcuno che invece si è visto recapitare il messaggio automatico con circa mezz’ora di ritardo rispetto all’orario prefissato.

Test del sistema IT-Alert nel Lazio

Era stato programmato per le ore 12:00 di oggi – mercoledì 27 settembre – il test del sistema IT-Alert, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale, per i telefoni cellulari presenti in Lazio e in Liguria.

Un test che era stato anche ampiamente anticipato direttamente sul sito di Roma Capitale, che con un comunicato aveva avvisato i cittadini dell’arrivo delle notifiche di allerta: “Mercoledì 27 settembre, alle ore 12, sui cellulari di tutti i romani e cittadini del Lazio arriverà il messaggio di test IT-Alert. Tutti i dispositivi agganciati a celle di telefonia mobile nella nostra regione suoneranno contemporaneamente, emettendo un suono distintivo diverso da quello delle notifiche a cui siamo abituati”.

Una persona mostra sul proprio smartphone la ricezione del messaggio inviato dal sistema di allarme pubblico IT-Alert

Una comunicazione utile anche per evitare inutili preoccupazioni alla lettura della notifica di emergenza. Il problema però è che molti utenti romani e laziali hanno ricevuto inaspettatamente due volte il messaggio, mentre altri cittadini hanno aspettato invano una segnalazione che è giunta con mezz’ora di ritardo, o che non è proprio arrivata.

I disservizi del test nel Lazio

E a conferma delle numerose segnalazioni arrivate dai cittadini, il Codacons è intervenuto chiarendo che il test del sistema It-Alert a Roma e nel Lazio “non è stato immune da problemi e disservizi”.

“A Roma molti cittadini non hanno ricevuto l’avviso sonoro sul proprio cellulare, né alcun messaggio di testo o comunicazione di allerta di altro tipo, mentre diverse persone lo hanno ricevuto più di una volta, con il telefonino che ha suonato per diversi minuti” hanno spiegato dal Codacons, come riportato da ANSA.

“Altri utenti, invece, hanno sì ricevuto il messaggio sonoro, ma a distanza di diversi minuti dall’orario prefissato per il test – continuano dal Codacons – Si registrano così nella capitale situazioni in cui in una stessa stanza alcune persone hanno ricevuto l’allerta sul cellulare alle ore 12 circa, altre alle ore 12:18, con ritardi di diversi minuti. C’è chi poi ha visto suonare il proprio cellulare solo alle ore 12:30, mezz’ora dopo l’orario prefissato per il test”.

Un problema serio

Per quanto ad alcuni possa sembra più un piccolo ritardo che un reale problema, il fondatore e presidente del Codacons, l’avvocato Carlo Rienzi, ha voluto comunque precisare che quanto avvenuto è “un disservizio non da poco, considerato che in una situazione di reale emergenza il fatto che alcuni cittadini non siano allertati, o che siano informati in ritardo rispetto ad altri, potrebbe avere conseguenze tragiche”.

Come specificato dalla Protezione Civile infatti, l’IT-Alert è “un nuovo sistema di allarme pubblico per l’informazione diretta alla popolazione, che dirama ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso”.

Un servizio che è tutt’ora in fase di sperimentazione, e che diventerà operativo solo in caso di “specifici eventi emergenziali” grazie alla “tecnologia “cell-broadcast”, per cui, una volta attivato un allarme per una data zona, viene trasmesso un messaggio unidirezionale dai ripetitori GSM verso i dispositivi presenti nella relativa zona di copertura”.

Fonte foto: Facebook IT-Alert

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